Nuove speranza da un anticorpo contro l'HIV
Un test clinico ha provato che un potente anticorpo dell'organismo umano contro l'HIV-1 può sopprimere il virus HIV. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Un test clinico ha provato che un potente anticorpo dell'organismo umano contro l'HIV-1 può sopprimere il virus HIV. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Buone notizie arrivano dal congresso della International AIDS Society di Vancouver. Un'adolescente francese nata con l'HIV e sotto trattamento per il virus fino a 6 anni, dodici anni dopo aver interrotto la terapia si mostra ancora libera dall'infezione. Si tratta del primo caso di remissione a lungo termine in un bambino infetto dalla nascita.
Scoperto a Cuba un nuovo ceppo del virus dell'HIV molto più aggressivo del normale. La velocità con cui induce l'AIDS è circa tripla rispetto alla versione, non mutante, conosciuta finora.
Domani si celebrerà la Giornata Mondiale della lotta contro l'AIDS e, proprio in questi giorni sono stati diffusi i promettenti risultati di ricerche per combatterlo. Da un lato c'è la nascita di due gemelle i cui genomi sono stati - forse - modificati con la tecnica CRISPR-Cas9 affinché fossero immunizzate nei confronti del virus; dall'altro, su Science Advances, è stato appena pubblicato uno studio su un vaccino basato su una strategia differente dalle precedenti. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.
Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università di Padova ha scoperto che una proteina normalmente presente nelle cellule umane, la Nucleolina, potrebbe impedire al virus dell'HIV di ritornare a infettare l'organismo provocando l'AIDS. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Nucleic Acids Research".
Un gruppo di ricercatori francesi ha identificato una proteina che si trova su cellule che ospitano il virus HIV inattivo.
I National Institutes of Health americani hanno annunciato che uno studio clinico su larga scala riguardante due promettenti vaccini contro l'HIV è iniziato in Sudafrica.
Scienziati del Salk Institute sono riusciti a decifrare la struttura atomica di un componente chiave dell' 'apparato' (chiamato 'intasoma') che permette al virus dell'HIV di integrarsi nel DNA dell'ospite umano e di replicarsi nel corpo.
Una bambina di 9 anni di origine sudafricana che ha ricevuto la diagnosi di HIV all'età di un mese è in remissione dall'infezione da 8 anni e mezzo, e senza ricevere altri trattamenti farmacologici.