Anno 1947, foresta di Zika, Uganda. Nella penombra della fitta vegetazione un gruppo di cacciatori controlla sei macachi ingabbiati, ne esaminano il loro stato di salute, ne misurano la temperatura corporea e ne valutano le condizioni generali. Le scimmie non sono le loro prede, sono solo delle esche: quegli uomini sono cacciatori di virus. Negli anni '40 molti microrganismi sono stati scoperti da gruppi come quello: il virus della febbre della Rift Valley, quello della febbre gialla, il virus Bunyamwera, e tanti altri.
Dopo qualche giorno, uno dei sei macachi ha la febbre e viene trasportato nei laboratori della città di Entebbe, che allora era la capitale del protettorato britannico dell'Uganda. La scimmia guarisce dopo qualche giorno, ma dal suo sangue viene isolato un nuovo patogeno: il virus Zika, detto anche, all'inglese, Zika virus. Tre anni dopo si scoprì che il virus si trasmette attraverso la puntura di alcune zanzare e che può infettare anche l'uomo.