La nuova rivoluzione verde delle (antiche) piante perenni
Gli stomi sono piccolo pori presenti sulle foglie delle piante e, nonostante le loro dimensioni, esercitano una grande influenza sulla salute del nostro pianeta. Attraverso queste "finestre" le piante assorbono anidride carbonica, che viene in seguito incorporata nei carboidrati, gli zuccheri di cui si nutrono, e rilasciano ossigeno. Ma, attraverso queste aperture, avviene anche la perdita di acqua, che può minacciare il mondo vegetale in climi aridi. Le piante hanno quindi sviluppato reti di segnali in grado di ottimizzare l'ampiezza dell'apertura degli stomi in corrispondenza delle condizioni ambientali: i pori possono aprirsi o chiudersi a seconda della disponibilità di luce, CO2 e acqua. Ma come si sono evoluti i segnali per questa tipologia di regolazione? È ciò che hanno studiato i ricercatori della Julius-Maximilians-Universität Würzburg (JMU), in Baviera (Germania).
La digestione di insetti antichi per lo sviluppo di biocombustibile (e non solo)
Lo studio di un sistema digestivo inusuale, appartenente a un antico gruppo di insetti, sta fornendo un nuovo punto di vista nello sviluppo e produzione di biocombustibile. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, ha rivelato come l’abilità di questi artropodi di digerire la cellulosa potrebbe essere sfruttata dall’industria per la produzione di combustibili con basso tenore di carbone, riuscendo così a ridurre le emissioni di gas serra.
Curare i terreni lavorati per proteggere la biodiversità
Come già affermato più volte, la biodiversità è fortemente minacciata e l'alto tasso di estinzione di specie, a livello locale e globale, ne è una dolorosa conferma. I cambiamenti climatici e lo sfruttamento dei terreni da parte dell'uomo non migliora di certo una condizione già precaria. Riusciremo a superare la triplice sfida che l'Antropocene - una delle epoche più devastanti che la Terra abbia mai conosciuto - ci sta lanciando? Riusciremo a prevenire la perdita di biodiversità, a mitigare e ad adattarci al riscaldamento globale e a fornire in maniera sostenibile risorse per le popolazioni umana, in costante aumento? Secondo una review, pubblicata recentemente su Science, una delle soluzioni potrebbe provenire proprio dal corretto utilizzo dei terreni lavorati quali le coltivazioni, i pascoli e le aree boschive.
Scoperta una nuova forma di fotosintesi
Una scoperta che cambierà la nostra conoscenza dei meccanismi della fotosintesi clorofilliana tanto da dovere, probabilmente, riscrivere i testi dai quali l'abbiamo studiata. Lo studio che ci svela i nuovi segreti di questo processo è stato pubblicato su Science da un gruppo di ricercatori dell'Imperial College di Londra. Se siete curiosi di capire di cosa si tratta, continuate a leggere.
Colture meno nutrienti con maggiore anidride carbonica
Le colture alimentari diventano meno nutrienti se sono esposte a elevati livelli di anidride carbonica atmosferica. Lo sostiene una nuova ricerca pubblicata su Nature e condotta da scienziati della Harvard School of Public Health di Boston.
Perché i cereali hanno avuto un così grande successo in agricoltura?
I cereali sono alla base dell’alimentazione umana e le tracce del loro utilizzo si perdono nei lontani albori della nostra storia. Le Graminacee (in botanica si parla della famiglia delle Poaceae), costituiscono l’80% delle coltivazioni finalizzate alla produzione alimentare. Una parte del successo di questi vegetali è dovuto alla loro capacità di resistere alla mancanza d’acqua. Come fanno queste piante ad adattarsi velocemente alla modifica delle condizioni di umidità dell’ambiente in cui vivono? Scopriamolo insieme.
Un profumo letale: strategie di un batterio per diffondersi attraverso le api
Il profumo dei fiori di melo e di pero non è sempre lo stesso: un particolare patogeno batterico è in grado di modificarne l'aroma favorendo così la sua diffusione di fiore in fiore attraverso il lavoro delle api. A scoprire questa ingegnosa strategia di propagazione è stato un gruppo di ricerca delle università di Bologna e di Bolzano. I risultati dello studio - pubblicati su The ISME Journal-Multidisciplinary Journal of Microbial Ecology - mostrano come Erwinia amylovora, uno dei principali patogeni del melo e del pero, sia in grado di modificare la fragranza dei fiori negli alberi colpiti in modo che le api, ingannate dal nuovo bouquet di profumo, trasportino il batterio da una pianta all'altra.
Gli uomini preistorici erano esperti di piante prima dell'agricoltura
I nostri antenati preistorici potrebbero essere stati accurati conoscitori delle proprietà benefiche delle piante e delle tecniche di lavorazione dei vegetali ben prima dello sviluppo dell'agricoltura. A suggerirlo, uno studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE da parte di Stephen Buckley e colleghi dell'Università di York