Riciclare il calore di scarto sulla Stazione Spaziale Internazionale e trasformarlo in elettricità da riutilizzare. Questa la promessa di un sistema tecnologico presentato, e premiato, nell’ambito dell’ X-Hab challenge della Nasa
Le strumentazioni elettroniche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) producono calore in eccesso che potrebbe essere convertito in elettricità in grado di tornare ai dispositivi stessi, alimentandoli e permettendo loro di funzionare in modo più efficace. Il progetto del sistema tecnologico in grado di realizzare questo processo appartiene a un gruppo di studenti della Rice University, ed è stato tra quelli premiati dalla Nasa nel concorso X-Hab challenge.
L’idea riguarda, essenzialmente, un uso atipico di alcuni generatori termoelettrici, che sono già presenti sulla Iss e che hanno il compito di inviare nello spazio il calore in eccesso. Con alcune opportune modifiche a carico di questi dispositivi, questa energia termica può essere riconvertita in elettricità o usata per riscaldare gli ambienti. “Anche se probabilmente non sarà possibile usare questi accorgimenti sulla Iss – spiega Patrick George, uno dei dirigenti della Nasa che ha organizzato il concorso che ha premiato sei università – ci dà comunque utili suggerimenti per il futuro”.