Gli anfibi sono tra i vertebrati più interessanti anche per la criptozoologia, perché in questo notevole gruppo di animali si trovano spesso casi di scoperte sorprendenti, come quella delle salamandre nane messicane di cui abbiamo già parlato, o questa che stiamo per descrivere.
Gli anfibi sono tra i vertebrati più interessanti anche per la criptozoologia, perché in questo notevole gruppo di animali si trovano spesso casi di scoperte sorprendenti, come quella delle salamandre nane messicane di cui abbiamo già parlato, o questa che stiamo per descrivere.
Abbiamo visto che molte specie sono definite criptiche, perché vengono distinte da altre specie simili solo a livello genetico, mentre l’aspetto e l’anatomia sembrano perfettamente uguali. Le specie criptiche sono molto più frequenti di quel che si possa pensare, in tutti i gruppi di organismi viventi e con il continuo migliorare delle tecniche di studio grazie al rapidissimo sviluppo della tecnologia se ne scoprono sempre di più. Molte di esse, inoltre, hanno delle caratteristiche davvero speciali per la scienza, come la rana che stiamo per incontrare.
Il prolifico genere Uperoleia
Uperoleia è un genere di rane fossorie (cioè che vivono nel terreno) australiane che fino al 1981 contava solo sei specie. Oggi il genere conta 27 specie, identificate grazie alla biologia molecolare e anche allo studio dei versi dei maschi, che sono differenti in molte specie, mentre la morfologia del genere è piuttosto conservativa e alcune specie risultano indistinguibili anche a un esame morfologico approfondito. La cosa più sorprendente di queste rane è che essendo molto piccole e molto brave a rendersi praticamente invisibili, si possono ritrovare ovunque e passare del tutto inosservate. Infatti, la nuova specie appena scoperta, piccolissima (sta sulla punta di un dito), è stata ritrovata in zone densamente abitate dall’uomo e praticamente nessuno l’aveva notata finora. Uperoleia mahonyi, questo il nome della nuova rana, è stata una sorpresa per gli studiosi, in primo luogo perché già morfologicamente è piuttosto differente dalle altre specie, ma anche per una particolarità del tutto unica per il genere.
Un lampeggiante d’emergenza
Uperoleia mahonyi, infatti, esibisce un particolarissimo comportamento difensivo, comunissimo tra i cefalopodi (polpi e seppie) ma decisamente raro tra i vertebrati. Quando questa piccolissima rana viene minacciata da un predatore, è in grado di cambiare rapidamente la colorazione tra le zampe posteriori, facendola letteralmente lampeggiare in arancione. Il comportamento serve chiaramente come startling behaviour, cioè per lasciare interdetto il predatore e dare alla rana il tempo di saltar via. Questa peculiarità rende la piccola Uperoleia mahonyi un caso abbastanza singolare tra i vertebrati, e ancora più singolare è il fatto che questo animale abbia vissuto praticamente invisibile fino al XXI secolo proprio fianco a fianco con gli umani.
[Immagine: credit Zootaxa]
