Si ragiona spesso su come sia possibile sfruttare l’energia del sole per i trasporti. Certo, la mobilità elettrica sembra essere il futuro, anche se la strada è ancora apparentemente lunga. Ma c’è chi pensa anche a convertire l’energia solare in gas, un gas abbastanza pulito da poter alimentare motori endotermici convenzionali. Ci stanno provando, per esempio, in Svizzera, dove al Paul Scherrer Institute di Villingen (PSI) e al Politecnico di Losanna (EPFL) hanno messo a punto un sistema davvero innovativo di produzione di gas da biomasse algali.
Energia dalle alghe
L’energia del sole fa crescere alghe unicellulari in appositi reattori o vasche e poi il liquido, ricco di sostanza organica, viene direttamente trasformato in gas attraverso un processo di gassificazione idrotermica che genera e non consuma energia. Detto in breve, l’HTC (Hydro-Thermal Conversion) si ottiene scaldando la massa organica che poi, arrivata ad una certa temperatura sostiene, nella conversione il processo. Si calcola che il rapporto fra energia prodotta nell’intero processo e quella consumata per gestirlo, possa stare fra 1.8 e 5.8, dove la differenza per arrivare all’unità è di fatto energia fornita dal sole. Il gas che si genera in HTC ha caratteristiche molto simili a quelle del gas naturale che alimenta convenzionalmente motori endotermici. Il residuo solido della reazione contiene invece elementi minerali che possono essere riciclati per un ciclo produttivo continuo: ne viene fuori una specie di sistema chiuso che non lascia praticamente residui.
Una tecnologia promettente
Certo, non sono ancora tutte rose e fiori, soprattutto perchè alla lunga il sistema perde efficienza andando a inattivare il catalizzatore della reazione di gassificazione. Ma la strada sembra interessante e piace a chi, come a me per esempio, non vede con favore l’idea che la produzione di biomasse a fini energetici entri in competizione per lo spazio con la produzione di cibo o consumi altro territorio. E’ fin troppo facile, infatti, capire che colture agrarie o forestali dedicate alla produzione di energia rischiano di trasformare interi continenti, un po’ come già sta accadendo in Africa con le colture oleaginose per la produzione di biodiesel.
Riferimenti:
Mariluz Bagnoud-Velásquez, Martin Brandenberger, Frédéric Vogel, Christian Ludwig; Continuous catalytic hydrothermal gasification of algal biomass and case study on toxicity of aluminum as a step toward effluents recycling; Catalysis Today, Volume 223, 15 March 2014