Un oceano d'acqua nelle rocce sotto gli Stati Uniti
Sotto gli Stati Uniti c'è un immenso oceano d'acqua. Solo che è 'intrappolata' nelle rocce del mantello terrestre.
Sotto gli Stati Uniti c'è un immenso oceano d'acqua. Solo che è 'intrappolata' nelle rocce del mantello terrestre.
Non vi fate tradire dalla parola "abitabile". L'esopianeta K2-18 b, la cui composizione atmosferica ha rivelato la presenza di vapore acqueo, non sarà il nostro piano b, un nuovo approdo da conquistare per abbandonare la nostra casa, ormai in via di distruzione. Nonostante questo, i dati raccolti e analizzati significano molto per la scienza e per il nostro futuro. Qual è il motivo? Ve lo spieghiamo nei prossimi paragrafi.
L'acqua potrebbe essere stata presente sulla Terra già all'epoca delal sua formazione e non essere stata portata successivamente da comete e meteoriti.
La Settimana Nazionale dell'Astronomia 2019 sta per essere inaugurata e proprio nelle ultime settimane sono stati pubblicati numerosi studi che ridisegnano le nostre conoscenze su Marte. Nuovi dati che continuano a narrarci la storia dell'evoluzione dei paesaggi color ruggine di questo pianeta ma anche qualche inconveniente incontrato nel cammino di questo ramo dell'esplorazione spaziale.
È acqua che si presenta in forma liquida e solida contemporaneamente e il suo stato è detto superionico. La sua esistenza è stata dimostrata sperimentalmente e i risultati di questa ricerca sono ora pubblicati su Nature Physics. Questo nuovo stato della materia era già stato ipotizzato dai ricercatori italiani circa 30 anni fa ma, solo ora, le simulazioni computerizzate hanno potuto avere conferma.
La presenza di acqua liquida al di sotto delle calotte polari di Marte è sempre stata intuita ma mai osservata. Fino a quando il radar MARSIS non è riuscito a trovarne le prove e i suoi dati sono stati elaborati e pubblicati in un articolo appena uscito su Science, che vede come autori un team tutto italiano.
L'acqua del sistema solare potrebbe risalire addirittura a un periodo precedente, o contestuale, a quello della nascita del Sole.
Secondo gli ultimi dati NASA, un terzo delle più grandi falde acquifere del Pianeta è troppo sfruttato. Un problema che è destinato ad aggravarsi con la crescita della popolazione mondiale e i cambiamenti climatici.
Da tempo Europa, satellite di Giove, è un candidato d'eccellenza per ospitare la vita extraterrestre, perché il suo oceano sottosuperficiale potrebbe contenere microrganismi. Ora, il telescopio Hubble della NASA ha scoperto che questa luna emette geyser nello spazio.