Stimolazione cerebrale per riacquisire funzionalità perdute
Chi conosce Matrix, la pellicola di fantascienza del 1999, ricorda come i protagonisti vivessero e agissero in un mondo virtuale grazie a una neuro-simulazione e come la stessa tecnologia venisse adoperata per insegnare loro nuove nozioni per sopravvivere nella realtà costruita dalle macchine, oramai padrone assolute del Pianeta. Poter inviare delle informazioni direttamente in alcune zone del cervello potrebbe aiutare chi per un ictus, una malattia o un grave incidente, ha perso la funzionalità di alcune aree, scavalcandole e trasmettendo segnali solo verso parti ancora sane. Questo è ciò che stanno sperimentando i ricercatori dell’Università di Rochester.