Napoli.I risultati dell’indagine internazionale Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) mostrano una popolazione italiana ben al di sotto della media dei paesi partecipanti. In età adulta regrediamo dai livelli di conoscenze raggiunti a scuola. La regressione colpisce anche le competenze generali di base: leggere, scrivere e far di conto. L’istruzione formale, la sua qualità, non è l’unico attore della regressione. La regressione colpisce in modo più grave in tutti i paesi in cui non c’è una cultura diffusa del leggere e del tenersi informati.
Recentemente sono stati diffusi i risultati dell’indagine internazionale Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), un’indagine sui livelli di conoscenze e capacità delle popolazioni adulte in lettura e comprensione di testi scritti, comprensione e risoluzione di problemi matematici, capacità di usare le conoscenze linguistiche e matematiche per risolvere problemi non di routine.
Dall’analisi dei dati fin qui pubblicati risulta che i punteggi ottenuti dal campione della popolazione italiana sono ben al di sotto della media dei paesi partecipanti. La situazione non è particolarmente più incoraggiante anche per la gran parte dei paesi sviluppati. Si conferma che in età adulta regrediamo dai livelli di conoscenze raggiunti a scuola. La regressione colpisce anche le competenze generali di base: leggere, scrivere e far di conto.
L’istruzione formale, la sua qualità, non è l’unico attore della regressione. La regressione colpisce in modo più grave in tutti i paesi in cui non c’è una cultura diffusa del leggere e del tenersi informati. Comunque, nel confronto tra diversi paesi, dietro la sincronia che i dati misurano c’è una più o meno lunga diacronia fatta di vicende storiche che,
con le loro caratteristiche, non cessano di pesare sull’attualità.
Il seminario è organizzato nell’ambito delle attività del Progetto LLP “Scienze e Società. Pratiche di Apprendimento Permanente per gli Science& Technology Studies”
Per ulteriori dettagli, consultare il sito http://llp.fisica.unina.it/
Tullio De Mauro, linguista, professore emerito dell‘Università di Roma “Sapienza”, nel 2000-01 Ministro della Pubblica Istruzione, riflette da anni sullo stato della cultura diffusa nel nostro paese. I suoi autorevoli contributi sui tassi di alfabetizzazione e le politiche scolastiche e formative mostrano come sia le classi dirigenti sia la società “colta” non siano in grado di colmare la distanza che le separa dal paese reale.
Napoli, Martedì 20 maggio 2014, ore 15:30, aula Pessina
Università degli Studi di Napoli Federico II
Sede Centrale, Corso Umberto I, 40 – Napoli