Un gruppo di ricercatori cinesi ha modificato geneticamente, per la prima volta al mondo, il genoma di un embrione umano. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Protein & Cell.
Un gruppo di ricercatori cinesi ha modificato geneticamente, per la prima volta al mondo, il genoma di un embrione umano. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Protein & Cell. Il team, guidato da Junjiu Huang dell’Università Sun Yat-sen di Guangzhou, in Cina, ha usato una tecnica sperimentale di modifica genetica per intervenire su un gene dell’embrione, responsabile di una malattia del sangue letale.
Il procedimento è stato portato a termine su un embrione non vitale proveniente da una locale clinica della fertilità e ha avuto un successo parziale. Il gene modificato è quello della beta-talassemia e la tecnica di editing genetico usata è conosciuta come CRISPR/Cas9. Il gruppo di Huang ha iniettato nell’embrione il complesso enzimatico CRISPR/Cas9, che ricuce specifiche parti di DNA in modo programmato, rimpiazzando o riparando specifici geni attraverso particolari molecole. Il sistema è stato finora studiato in cellule umane adulte e embrioni animali ma è la prima volta che riguarda su un embrione umano.
Preoccupazioni etiche
Lo studio ha suscitato opinioni contrastanti, che in parte si erano già manifestate il mese scorso non appena si erano diffusi alcuni rumors sul contenuto della ricerca di prossima pubblicazione. Da un lato, la tecnica di modifica genetica dell’embrione potrebbe avere davanti un brillante futuro, perché in grado di eradicare devastanti malattie genetiche, dall’altro, esiste il rischio di superare un confine etico, perché i cambiamenti genetici su un embrione sono ereditari e non si possono prevedere i loro effetti sulle future generazioni.