Un gruppo di studiosi americani ha svelato la “ricetta genetica” dietro la ricrescita della coda delle lucertole. Se la scienza penetrasse i segreti della rigenerazione delle code di questi rettili, potrebbe un giorno tentare di indurre un processo simile anche negli arti umani.
Un gruppo di studiosi americani ha svelato la “ricetta genetica” dietro la ricrescita della coda delle lucertole. Se la scienza penetrasse i segreti della rigenerazione delle code di questi rettili, potrebbe un giorno tentare di indurre un processo simile anche negli arti umani. “Tra quelli che posseggono la capacità di rigenerare interamente le loro appendici, le lucertole sono gli animali più vicini all’uomo” ha spiegato Kenro Kusumi, autore principale dello studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE. “Abbiamo scoperto che in questo processo sono coinvolti almeno 326 geni in specifiche regioni legate alla ricrescita della coda, tra i quali molti coinvolti nello sviluppo embrionale, nelle risposte ai segnali ormonali e nella guarigione delle ferite” ha continuato lo scienziato.
Per sequenziare i geni espressi durante la ricrescita sono state usate tecnologie di prossima generazione che hanno permesso, in particolare, di individuare un tipo di cellule “satellite” che può crescere e trasformarsi in muscoli scheletrici e tessuto. Un processo che nelle lucertole necessita di 60 giorni e che potrebbe attivarsi anche nell’uomo, dato che queste cellule sono presenti anche nel nostro organismo (anche se potrebbero produrre tessuti con funzioni più limitate e in ben più di 60 giorni). Gli scienziati sperano che un giorno gli avanzamenti in questo settore di ricerca possano portare ad approcci terapeutici per il trattamento di danni al midollo spinale o di malattie come l’artrite.