La Corea del Nord ha davvero fatto detonare una bomba H pochi giorni fa?
La Corea del Nord ha davvero fatto detonare una bomba all’idrogeno pochi giorni fa? La notizia, per ovvie ragioni, ha fatto il giro del mondo provocando indignazione ma ci sono anche dubbi notevoli che un evento del genere possa effettivamente aver avuto luogo.
Il primo segno che ci fosse stata un’esplosione nucleare è stato rilevato da sismologi statunitensi e sudcoreani, che hanno registrato un terremoto di magnitudo 5.1 alle 9:00 ET di martedì scorso. L’epicentro del sisma era situato a circa 49 chilometri da Punggye-ri, nella Corea del Nord nord-orientale, che già era stato sito di test nucleari.
Un ufficiale dell’Amministrazione Meteorologica della Corea del Sud ha dichiarato che c’era “il sospetto di un terremoto artificiale; stiamo analizzando la scala e l’epicentro del sisma con scienziati dell’Istituto di Risorse Minerali e Geoscienze della Corea del Sud”. Poco dopo queste dichiarazioni, arrivava un filmato della televisione di stato nordcoreana che mostrava il leader Kim Jong-Un che leggeva una nota scritta a mano: “Che il mondo guardi al nostro stato, forte, autosufficiente e dotato di armi nucleari”.
Sebbene un mese fa la Corea del Nord abbia affermato di essere in possesso della tecnologia delle bombe a idrogeno, questi annunci sono stati trattati con scetticismo. “Credo sia improbabile che la Corea del Nord abbia una bomba H al momento” affermò in quei giorni Jeffrey Lewis, del Middlebury Institute of International Studies di Monterey, California.
Lo scetticismo circonda anche gli annunci arrivati pochi giorni fa. Uno dei motivi principali è l’alto livello tecnologico richiesto dalle bombe a idrogeno. Si tratta infatti di ordigni molto più potenti delle semplici bombe atomiche, dato che richiedono l’accoppiamento della fissione e della fusione nucleare.
Il secondo motivo di scetticismo è la potenza della deflagrazione in sé. “L’esplosione che avrebbe generato una bomba a idrogeno – spiega Bruce Bennett, analista della Rand Corporation – avrebbe dovuto essere dieci volte più grande di quella che, sulla base dei dati diffusi, sembra essersi generata. Due sono i casi: o Kim Jong-Un ha mentito e ha detto di aver fatto test con una bomba H mentre invece ha testato solo un’arma a fissione leggermente più efficiente, oppure ha fatto un test con bomba H ma la parte a idrogeno non ha funzionato molto bene oppure la parte a fissione non ha funzionato molto bene”.
Anche gli Stati Uniti hanno contestato l’annuncio della Corea del Nord ma hanno riconosciuto che dovrà passare un po’ di tempo prima che gli agenti dell’Intelligence riescano a stabilire con certezza cosa sia realmente accaduto. “Siamo consapevoli di attività sismica nella penisola coreana in prossimità di un noto sito nordcoreano per test nucleari” ha detto Ned Price, portavoce dalla Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca “anche se non possiamo confermare queste affermazioni, condanniamo ogni violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e rinnoviamo l’appello alla Corea del Nord a rispettare i suoi obblighi internazionali”.
Informazioni più precise, oltre che dai Servizi Segreti, potrebbero venire poi dall’International Monitoring Systems, il primo, sensibilissimo, network globale finalizzato al rilevamento di test nucleari ovunque essi avvengano. Il sistema di allerta impiega quattro distinte e complementari tecniche per rintracciare una detonazione atomica in un qualunque luogo del mondo.
Ventiquattr’ore al giorno, circa 26 gigabyte di dati provenienti dalle stazioni IMS in 96 paesi vengono inviati nel centro di controllo a Vienna, attraverso reti satellitari e terrestri. La sua costruzione è costata circa un miliardo di dollari ed è stata finanziata dai 200 stati firmatari del Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty nel 1996. Uno dei sistemi di rilevamento più importanti provvede all’individuazione di radionuclidi, ossia delle tracce di gas nobili e particelle radioattive nell’atmosfera che costituiscono la pistola fumante di un’esplosione nucleare. Inoltre, tecnologie aggiuntive consentono di intercettare e riconoscere eventi sismici: ogni giorno la rete sismica IMS identifica circa 130 eventi come terremoti, esplosioni minerarie o eventi come terremoti sotterranei di magnitudo 3.0, che sono quasi impercettibili.