Se per alcuni aspetti, come l’acquisto e l’utilizzo delle auto elettriche, l’Italia non è ancora ai primi posti, lo stesso non si può dire per la generazione e distribuzione di energie pulite tra cui quella solare. Infatti i dati raccolti da Legambiente per il report “Comuni rinnovabili 2017”, pubblicato nel giugno scorso, tracciano un quadro positivo per il nostro Paese.
Se per alcuni aspetti, come l’acquisto e l’utilizzo delle auto elettriche, l’Italia non è ancora ai primi posti, lo stesso non si può dire per la generazione e distribuzione di energie pulite tra cui quella solare. Infatti i dati raccolti da Legambiente per il report “Comuni rinnovabili 2017”, pubblicato nel giugno scorso, tracciano un quadro positivo per il nostro Paese.
Baciati dal sole
Dal 2007 al 2017 il numero di Comuni italiani in cui è stato installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è cresciuto, partendo da 356 per arrivare a 7978, registrando un incremento costante. Le città e i paesi che sfruttano l’energia solare sono 7978: in pratica in tutti i Comuni è stato installato almeno un impianto solare fotovoltaico e in 6819 centri abitati almeno un impianto solare termico. Qual è la differenza tra i due? Un impianto solare fotovoltaico ha il compito di trasformare l’energia solare in energia elettrica che servirà ad alimentare l’illuminazione e gli elettrodomestici di un’abitazione; un impianto solare termico è, invece, finalizzato alla produzione di acqua sanitaria domestica che può essere quella corrente di rubinetti e docce o quella adoperata per il riscaldamento. I pannelli solari dedicati ai due scopi differiscono per materiale produzione, efficienza e tipologia di installazione.
Insieme si può
Sono oltre 731.000 gli impianti distribuiti in Italia, 44.000 in più rispetto al 2016. L’impiego di energia solare da fotovoltaico ha prodotto 22.545 GWh di energia elettrica, una quantità in grado di soddisfare il 7,3% dei consumi elettrici nazionali, pari al fabbisogno di oltre 8,3 milioni di famiglie, evitando l’immissione in atmosfera di oltre 14, 8 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Sicuramente un passo in avanti in vista degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Non dobbiamo, inoltre, dimenticare l’edilizia pubblica: 870 Comuni italiani hanno dichiarato di aver installato pannelli solari fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture edilizie (ad esempio scuole, sedi amministrative e biblioteche) raggiungendo una potenza complessiva di 170,4 MW, 64 MW in più dello scorso anno.
Da dove provengono tutti questi numeri?
Tutti i dati che avete letto, contenuti nel rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, sono stati elaborati dalle informazioni raccolte attraverso un questionario inviato ai Comuni, incrociandole con la documentazione di GSE – Gestore Servizi Energetici, Terna – Rete Elettrica Nazionale, ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ITABIA – Italian Biomass Association, FIPER – Federazione Italiana Produttori di energia da Fonti Rinnovabili, ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento, e con i numeri provenienti da Regioni, Province e aziende.
Se desiderate conoscere i vantaggi della tecnologia fotovoltaica, acquistate e leggete l’articolo “La forza del Sole” nel numero di giugno di Sapere.