Dopo una pausa di due anni, a marzo riprenderà a funzionare il Large Hadron Collider (LHC) del CERN che, secondo quanto annunciato durante un incontro al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science, potrebbe svelare misteri legati all’antimateria e alla materia oscura entro la fine dell’anno.
Dopo una pausa di due anni, a marzo riprenderà a funzionare il Large Hadron Collider (LHC) del CERN che, secondo quanto annunciato durante un incontro al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science, potrebbe svelare entro la fine dell’anno misteri perfino più affascinanti di quelli legati al bosone di Higgs.
Dopo un aggiornamento che ha richiesto una lunga pausa, infatti, l’LHC sarà riacceso a marzo e lavorerà per tre anni con energie del 60 per cento superiori. L’acceleratore ginevrino ha aiutato a scoprire l’elusivo bosone di Higgs, che spiega come tutte le particelle hanno acquisito la propria massa ed è valso a Peter Higgs il premio Nobel in Fisica nel 2013. Quest’anno, l’LHC ripartirà sfruttando fasci di energia più potenti con l’obiettivo di capire meglio perché, in natura, esiste più materia che antimateria. “Una nuova scoperta in questo senso potrebbe arrivare già durante il 2015” ha spiegato Beate Heinemann, dell’Università della California di Berkeley. Heinemann è membro del team di ricercatori che fanno parte dell’esperimento ATLAS (A Toroidal LHC ApparatuS) dell’LHC. “Forse troveremo qualcosa di interessante nel campo della Supersimmetria, un settore più eccitante persino della ricerca sull’Higgs”. La Teoria della Supersimmetria estende il Modello Standard della fisica e predice che tutte le particelle esistenti abbiano una controparte più pesante, con una differente rotazione: gli esperti ritengono che queste esotiche, ipotetiche particelle gemelle chiamate gluini, se esistono potrebbero essere svelate proprio grazie a LHC.
Il Modello Standard non spiega l’esistenza della materia oscura, che si pensa tenga insieme le galassie e costituisca la maggior parte della materia nell’Universo, ma la Teoria della Supersimmetria punta a offrire una descrizione più completa del mondo: l’LHC potrebbe scoprire che la materia oscura è fatta da WIMP (Weakly Interacting Massive Particle), particelle comprese proprio in quest’ultimo modello teorico.
[Immagine, credit: CERN]