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20 Gen 2017

Dal poliovirus un nuovo metodo per produrre vaccini in sicurezza

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Un gruppo di scienziati ha brevettato un nuovo metodo per produrre un frammento stabile di poliovirus che potrebbe contribuire alla produzione più sicura di vaccini.

Un gruppo di scienziati ha brevettato un nuovo metodo per produrre un frammento stabile di poliovirus che potrebbe contribuire alla produzione più sicura di vaccini.

La poliomielite è quasi completamente eradicata, ma vaccini contro il virus della polio sono ancora necessari per fronteggiare la possibilità di una ricomparsa della malattia. Tuttavia, i metodi di produzione attualmente in uso richiedono la crescita dei virus vivi, il che pone rischi per la sicurezza.

 

Proteine poco stabili

Ricerche precedenti avevano suggerito che gusci vuoti di proteine del poliovirus avevano il potenziale per essere usati come vaccini efficaci, e potevano essere prodotti senza crescere virus vivi. Tuttavia, queste particelle erano troppo instabili per essere pratiche per l’uso come vaccini. Ora, Helen Fox e colleghi del National Institute for Biological Standards and Control (Regno Unito) hanno viluppato un nuovo metodo per la produzione di gusci di proteine del virus della polio che sono notevolmente più stabili.

 

Mutazioni vincenti

Gli scienziati, come si legge sulla rivista PLOS Pathogens, hanno prima identificato particolari mutazioni in tre tipi di poliovirus che incrermentavano la stabilità dei gusci senza alterarne la struttura e poi le hanno introdotte in virus che sono stati cresciuti con gusci che avevano questa extra stabilità. I ricercatori hanno poi combinato i geni di stabilizzazione in una singola sequenza del genoma e hanno poi piazzato quest’ultima in una linea di cellule di mammifero in laboratorio.

Le cellule si sono mostrate in grado di utilizzare il codice genetico per produrre un guscio di proteine di poliovirus vuoto e stabile. Provate con topi e ratti, le particelle hanno generato alti livelli di anticorpi protettivi, il che indica che potrebbero funzionare efficacemente come vaccini. Inoltre, queste particelle possono essere conservate senza refrigerazione per molti mesi senza significativa perdita di attività.

 

[Immagine: guscio di proteine del poliovirus, credit M. Bahar, A. Kotecha, C. Porta, E. Fry & D. Stuart Division of Structural Biology, University of Oxford]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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