Le persone che hanno contratto il virus Ebola hanno il 70,8 per cento di probabilità di morire e l’epidemia attualmente in corso potrebbe svilupparsi ancora fino a raggiungere una diffusione veloce come non mai.
Le persone che hanno contratto il virus Ebola hanno il 70,8 per cento di probabilità di morire e l’epidemia attualmente in corso potrebbe svilupparsi ancora fino a raggiungere una diffusione veloce come non mai. Questo allarmante tasso di mortalità è solo uno tra i molti cupi aspetti dell’epidemia rivelati nei report contenuti nel New England Journal of Medicine dall’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) e in un documento separato dei Centers for Disease Control degli Stati Uniti.
Proprio quest’ultimo fornisce le previsioni più tragiche, con una previsione di 550mila – 1,4 milioni di casi di Ebola che potrebbero presentarsi in Liberia e Sierra Leone nei prossimi quattro mesi. Finora, sono passati sei mesi dal primo focolaio di Ebola in Guinea, anche se le autorità sanitarie stimano che l’epidemia potrebbe essere scoppiata nove mesi fa. La rapida diffusione di quel focolaio, secondo gli autori del report, è principalmente imputabile a una risposta medica iniziale lenta. A oggi, oltre 5.800 persone sono state infettate e 2.800 sono morte, secondo i dati ufficiali dell’Oms.
Secondo l’Oms, questo bilancio potrebbe quadruplicarsi entro la fine di ottobre. Inoltre, la malattia è risultata mortale allo stesso modo sia per i maschi che per le femmine e ha raggiunto un tasso di mortalità del 70,8 per cento anche se le probabilità di sopravvivenza sono molto più alte tra quelli una buona e tempestiva assistenza sanitaria. C’è però una nota positiva: in Senegal e Nigeria i focolai sono contenuti e non ci sono nuovi casi di Ebola da oltre 21 giorni.
[foto: immagine CORBIS/REUTERS/AFOLABI SOTUNDE]