Risentire più o meno pesantemente delle difficoltà che si incontrano nella vita potrebbe dipendere da un gene, che potrebbe renderci più o meno capaci di essere felici.
Risentire più o meno pesantemente delle difficoltà che si incontrano nella vita potrebbe dipendere da un gene. Perché, per esempio, solo alcuni adulti che hanno subito abusi fisici o sessuali da bambini sviluppano depressione a lungo termine? Alcuni ricercatori dell’Università di Melbourne hanno tentato di rispondere a questa domanda con uno studio pubblicato sulla rivista British Journal of Psychiatry Open.
Il lavoro si è focalizzato su un particolare gene, noto come SERT, che trasporta la serotonina, una sostanza chimica che regola l’umore. Ogni persona possiede un tipo particolare di SERT, che si presenta in tre forme: l/l, s/l e s/s. Gli esperimenti condotti con 333 soggetti di mezza età hanno dimostrato che la presenza del genotipo s/s rendeva più suscettibili al rischio depressione gli individui che avevano subìto abusi da bambini ma, al contrario, quelli che invece non ne avevano subìti erano più felici rispetto al resto della popolazione.
In futuro, il gene potrebbe segnalare dunque la vulnerabilità di un soggetto alla depressione, soprattutto se in presenza di una storia di abusi durante la minore età, e questa scoperta “suggerisce che alcune persone potrebbero possedere un patrimonio genetico che li rende più sensibili agli ambienti negativi. Se questi stessi individui si trovano in un ambiente favorevole hanno però più probabilità di prosperare” ha spiegato Chad Bousman, tra gli autori dello studio.