Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova ha scoperto che una proteina normalmente presente nelle cellule umane, la Nucleolina, potrebbe impedire al virus dell’HIV di ritornare a infettare l’organismo provocando l’AIDS. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nucleic Acids Research”.
Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova ha scoperto che una proteina normalmente presente nelle cellule umane, la nucleolina, potrebbe impedire al virus dell’HIV di ritornare a infettare l’organismo provocando l’AIDS. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nucleic Acids Research”.
Uno dei punti di forza del virus dell’HIV è la sua capacità di integrare il proprio genoma nel DNA umano. Questa attitudine fa sì che si verifichi la cosiddetta latenza virale, la condizione in cui il microrganismo resta presente nei tessuti infetti per tutta la vita. Gli scienziati italiani hanno però scoperto che la nucleolina può riconoscere in modo specifico una porzione regolatoria del genoma del virus quando questo è integrato nel cromosoma cellulare e “interagendo con una sequenza genica dell’HIV, è in grado di impedire che il virus si risvegli e passi dallo stato di latenza a quello di infezione avviando la costruzione delle proteine virali” ha spiegato Sara Richter, del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, tra gli autori della ricerca.
In Italia si contano attualmente circa 140 mila casi di HIV (percentuale maggiore in Europa occidentale) e ogni anno si verificano circa 1000 decessi a causa dell’AIDS.