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18 Apr 2019

Riposino pomeridiano? La vostra pressione vi ringrazierà

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Quanti di voi si saranno chiesti se il riposino pomeridiano sia veramente un toccasana per la nostra salute. Quello che sembrerebbe un indugiare nell’ozio, seppur di breve durata, ha mostrato di portare numerosi benefici fisici e psicologici. Tra i tanti vantaggi del pisolino ci sarebbe l’abbassamento della pressione sanguigna, testimoniata dai dati raccolti in uno studio presentato all’American College of Cardiology’s 68th Annual Scientific Session.

Quanti di voi si saranno chiesti se il riposino pomeridiano sia veramente un toccasana per la nostra salute. Quello che sembrerebbe un indugiare nell’ozio, seppur di breve durata, ha mostrato di portare numerosi benefici fisici e psicologici. Tra i tanti vantaggi del pisolino ci sarebbe l’abbassamento della pressione sanguigna, testimoniata dai dati raccolti in uno studio presentato all’American College of Cardiology’s 68th Annual Scientific Session.

 

Una nuova buona abitudine

 

L’ipertensione arteriosa, un valore elevato della pressione del sangue nelle arterie, è un fattore di rischio legato alla probabilità di presentarsi di malattie cardiovascolari quali l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale. I fattori legati all’aumento di questo valore, e al conseguente incremento del rischio di patologie a carico del cuore e dei vasi sanguigni, possono non dipendere da noi, come ad esempio la familiarità, l’età e l’essere affetti da diabete, o essere condizioni modificabili. Il sovrappeso, il consumo di sigarette e alcol, una dieta ricca in sodio e povera in potassio, lo stress e la sedentarietà, sono variabili su cui è possibile lavorare per prenderci cura di noi. Una nuova abitudine da inserire nelle nostre giornate, senza esagerare, è il riposo di metà pomeriggio: una pausa che non ricarica solo le nostre batterie, per affrontare con più energia la seconda parte della giornata, ma ha anche effetti positivi sulla pressione.

 

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Lo studio

 

Secondo gli autori della ricerca, questo è il primo studio a valutare in prospettiva gli effetti del riposo pomeridiano in persone la cui pressione è stata sotto controllo in maniera sistematica. Lo stesso team di scienziati aveva già trovato l’associazione tra pisolino e la riduzione dei livelli di pressione, insieme all’assunzione di pochi farmaci per l’ipertensione prescritti a pazienti con valori molto elevati.
I protagonisti della ricerca sono stati 212 individui con un valore medio di pressione pari a 129,9 mm Hg, di età media pari a 62 anni e di cui più della metà era di genere femminile. Circa un quarto dei partecipanti era fumatore o affetto da diabete di tipo 2. I gruppi presentavano somiglianze in termini di fattori di rischio legati a patologie cardiache, ad eccezione del fatto che nel gruppo che sperimentava il riposo pomeridiano vi erano più fumatori. I ricercatori hanno valutato e registrato per 24 ore consecutive la pressione sanguigna dei partecipanti alla sperimentazione insieme alla durata del riposino (in media 49 minuti), le abitudini (assunzione di alcool, fumo, cibi salati e livello di attività fisica) e la velocità dell’onda sfigmica o di polso, una misura della rigidità delle arterie. Per fare questo, i volontari hanno indossato un monitor ambulatoriale per pressione arteriosa per misurare e tracciare la pressione a intervalli regolari durante lo svolgimento di una normale giornata. Nel momento del reclutamento, i partecipanti sono stati sottoposti anche a un elettrocardiogramma per osservare struttura e funzionamento del cuore. I due gruppi, chi riposava nel pomeriggio e chi no, non presentavano differenze in termini di quantità di farmaci anti ipertensione e la velocità dell’onda sfigmica ed elettrocardiogrammi erano simili.

 

Lo stile di vita mediterraneo ha ancora una volta una carta vincente

 

In generale, la pressione sistolica media nelle 24 ore è stata 5,3 mm Hg più bassa in coloro che riposavano a metà giornata. Guardando ad entrambi i valori di pressione, quelli che chiamiamo la massima e la minima e che corrispondono rispettivamente alla sistolica, quando il cuore pompa il sangue nelle arterie, e alla diastolica, il momento di rilassamento del muscolo, le persone che hanno dormito durante il giorno avevano delle buone letture: 128,7/76,2 mm Hg, in contrapposizione con 134,5/79,5 mm Hg. Vi è anche una relazione lineare diretta tra intervallo di sonno e pressione del sangue infatti per ciascuna ora di riposo la massima media nelle 24 ore si è abbassata di 3 mm Hg. Manolis Kallistratos, cardiologo presso l’Asklepieion General Hospital di Voula, in Grecia, e autore dello studio, ha commentato: “Ovviamente non vogliamo incoraggiare, da un lato, le persone a dormire per ore durante il giorno ma, d’altra parte, non dovrebbero sentirsi in colpa se fanno un breve riposino, dati i potenziali benefici sulla salute”. Kallistratos ha poi proseguito: “Nonostante i due gruppi abbiano ricevuto lo stesso numero di farmaci e la pressione sanguigna fosse ben controllata, c’è stata ancora una diminuzione rilevante della pressione tra coloro che dormivano a metà giornata”.
Naturalmente per confermare queste conclusioni saranno necessari ulteriori studi ma, nonostante non fosse previsto in questa ricerca, gli scienziati hanno collegato il benessere dei popoli del Mediterraneo con l’abitudine di schiacciare un pisolino, la famosa siesta, a metà giornata. Questo, in aggiunta a una dieta a base di frutta verdura e cereali, potrebbe avere un ruolo nelle condizioni di salute dei mediterranei in confronto, ad esempio, a quelle degli abitanti degli Stati Uniti, la cui metà degli adulti soffre di ipertensione.

 

Una tazza di caffè è l’ideale per riprendere le nostre attività dopo un breve riposino pomeridiano. Se desiderate approfondire la conoscenza di questa bevanda, vi consigliamo di acquistare e leggere l’articolo di Marco Pietrella, “Il caffè: una vita eccitante, un futuro incerto”, pubblicato nel numero di febbraio 2017 di Sapere.

 

Credits immagine di copertina: foto di Jess Foami da Pixabay

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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