Una nuova ricerca genomica, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università della California di San Francisco, ha rivelato che due comuni varianti genetiche, che portano a telomeri più lunghi, possono significativamente incrementare il rischio di sviluppare i gliomi, un tipo di tumore al cervello.
Una nuova ricerca genomica, condotta da un gruppo di scienziati della Università della California di San Francisco, ha rivelato che due comuni varianti genetiche che portano a telomeri più lunghi possono significativamente incrementare il rischio di sviluppare i gliomi, un tipo di tumore al cervello.
I telomeri sono i ‘cappucci’ terminali dei cromosomi che molti scienziati ritengono cha abbiano il compito di proteggere le cellule dall’invecchiamento, conferendo quindi uno stato di salute generale migliore. Le varianti genetiche in questione sono quelle relative ai geni TERC e TERT, geni legati ai telomeri, che sono presenti, rispettivamente, nel 51 e nel 72 per cento della popolazione generale.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics. Gli scienziati hanno analizzato dati genomici provenienti da 1.644 pazienti con glioma, che sono stati poi confrontati con quelli di 7.736 individui in salute. La ricerca ha confermato il legame, finora solo supposto da pochi studi, tra il glioma e il gene TERT, e ha per la prima volta identificato il gene TERC come fattore di rischio per questo disturbo. Entrambi i geni sono noti per la loro regolazione dell’enzima telomerase, che conserva la lunghezza dei telomeri, e gli scienziati hanno mostrato che le stesse varianti associate con il rischio glioma sono anche associate con una maggiore lunghezza dei telomeri.