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30 Lug 2014

Ecco come le api rinfrescano l’alveare

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Le api operaie dissipano l’eccesso di calore all’interno dell’alveare secondo un processo simile a quello che si verifica in umani e altri mammiferi, che rinfrescano l’organismo attraverso i vasi sanguigni e la pelle.

Le api operaie dissipano l’eccesso di calore all’interno dell’alveare secondo un processo simile a quello che si verifica in umani e altri mammiferi, che rinfrescano l’organismo attraverso i vasi sanguigni e la pelle. A scoprirlo, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Naturwissenschaften da parte di Philip T- Starks e colleghi della School of Arts and Sciences della Tufts University. Le api da miele (Apis mellifera), soprattutto quelle giovani, sono molto sensibili al calore e quelle adulte collaborano tra loro per mantenere la temperatura dell’alveare entro un ristretto range.

 

Le api giovanissime si sviluppano all’interno dell’alveare e devono essere mantenute a una temperatura compresa tra 32 e 35 gradi centigradi. Le altre api controllano il ‘termostato’ dell’alveare e, per esempio, quando la temperatura si innalza troppo, le api operaie assorbono il calore premendosi tra loro contro le pareti riscaldate del nido e formando così una sorta di “scudo termico“. Finora, però, non si sapeva ancora come le api si liberassero del calore assorbito. Le immagini termiche usate durante gli esperimenti hanno mostrato che gli insetti tendevano a spostare il calore accumulato dalle zone più calde del favo a quelle più fresche, secondo un sistema che ricorda molto il meccanismo cardiovascolare dei mammiferi.

 

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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