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28 Ago 2015

Il manto a strisce potrebbe non aiutare le prede

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Le strisce del manto potrebbero non rappresentare una protezione dai predatori per gli animali che vivono in gruppo (come le zebre) come si riteneva finora.

Le strisce del manto potrebbero non rappresentare una protezione dai predatori per gli animali che vivono in gruppo (come le zebre) come si riteneva finora. A quanto si legge sulla rivista Frontiers in Zoology, questa ricerca potrebbe mettere in discussione l’assunzione che le strisce si sono evolute per aumentare la difficoltà di cattura degli animali che si muovono in gruppo.

Anna Hughes e colleghi della University of Cambridge hanno effettuato esperimenti con giocatori di videogame che si sono dimostrati più abili a catturare i loro target quando questi avevano le strisce piuttosto che un colore grigio uniforme. Inoltre, strisce orizzontali rendevano la cattura più semplice, rispetto a quelle verticali oppure diagonali.

Sessanta partecipanti hanno portato a termine partite ai videogame per verificare se le strisce potevano influenzare la loro percezione di bersagli in movimento. I giocatori usavano un touch screen tentando di catturare i loro bersagli, sia quando ce n’era uno solo sia quando sullo schermo erano presenti diversi bersagli mobili contemporaneamente.

Con singoli obiettivi, quelli a righe orizzontali sono risultati più facili da catturare rispetto a quelli con colore uniforme, o strisce verticali o diagonali. Tuttavia, quando si presentava una molteplicità di target, tutti i bersagli a righe, indipendentemente dall’orientamento, erano catturati più facilmente rispetto agli obiettivi di colore grigio uniforme.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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