Un team internazionale coordinato da un gruppo di scienziati italiani del MUSE – Museo delle Scienze di Trento ha scoperto 27 nuove specie di vertebrati in Tanzania e Kenya.
Un team internazionale coordinato da un gruppo di scienziati italiani del MUSE – Museo delle Scienze di Trento – ha scoperto 27 nuove specie di vertebrati nell’arco delle montagne orientali di Tanzania e Kenya, zona candidata a diventare Patrimonio Unesco dell’Umanità.
La ricerca, coordinata dagli scienziati della Sezione di Biodiversità Tropicale del MUSE – Museo delle Scienze di Trento – guidati da Francesco Rovero, è stata pubblicata sulla rivista Diversity and Distributions. Lo studio sintetizza i risultati dell’ultimo decennio di ricerche sulla biodiversità nella zona: sono state scoperte 27 specie del tutto nuove di vertebrati (23 di anfibi e rettili) e 14 specie non precedentemente note in questa regione. L’arco delle montagne orientali comprende tredici blocchi che si estendono dal sud del Kenya al centro-sud della Tanzania. “Ora possiamo classificare i blocchi dell’arco orientale secondo la loro importanza biologica e comprendere le forze che hanno dato origine a questi straordinari modelli di ricchezza biologica“, ha commentato Rovero.
[in foto: Una delle 20 nuove specie di anfibi riportate dallo studio: Callulina meteora, è un piccolo rospo scoperto nei monti Nguru e descritto nel 2011; vive in una ristrettissima area di foresta, a circa 2000 m di quota ed è considerata a grave rischio di estinzione. Immagine di Michele Menegon]