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29 Dic 2016

Scienza: i fatti principali del 2016 secondo Nature

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Il 2016 è stato un anno d’oro per la scienza. La rivista Nature ha stilato una lista degli avvenimenti più importanti di quest’anno.

Il 2016 è stato un anno d’oro per la scienza. La rivista Nature ha stilato una lista degli avevnimenti più importanti di quest’anno, vediamone alcuni.

 

Le onde gravitazionali

l’11 febbraio, i ricercatori annunciano che hanno finalmente osservato direttamente le onde gravitazionali, increspature nel tessuto dello spazio-tempo della cui esistenza si aveva avuto, fino ad allora, solo conferma indiretta. Il segnale è registrato dall’americano LIGO (Laser Interferometer ­Gravitational-Wave Observatory), ma un buon ruolo lo ha anche l’interferometro europeo VIRGO. Le onde captate sono dpovute alla fusione di due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa. L’osservazione produce una ennesima conferma della Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein e una delle più grandi prove dell’esistenza effettiva dei buchi neri.

 

La Brexit

Il 23 giugno arriva la Brexit: il Regno Unito vota per lasciare l’Unione Europea. La comunità scientifica è scossa: i ricercatori sono preoccupati dei milioni di euro di finanziamenti alla ricerca stanziati dalla UE e del destino degli scienziati immigrati nelle Università inglesi. Una buona notizia arriva a novembre, quando il Regno Unito annuncia un aumento di finanziamento alla ricerca di circa 2 miliardi e mezzo di dollari annualmente entro il 2020.

 

Il colpo di stato turco

Il golpe militare turco fallito a luglio ha effetti devastanti per il mondo accademico: oltre 1500 presidi universitari vengono licenziati e nel 58 per cento dei casi si assiste al ritorno, nelle loro cattedre, dei precedenti occupanti. Sono oltre 6500, in totale, i professori licenziati con l’accusa di coinvolgimento nel colpo di stato. I gruppi in difesa dei diritti umani denunciano che in moltissimi casi sono stati puniti degli innocenti.

 

 

Conquiste spaziali

Nell’anno del cinquantennale di Star Trek, molte missioni spaziali accusano problemi tecnici, ma ci sono anche molti punti messi a segno. A marzo, il satellite giapponese Hitomi finisce fuori controllo dopo poche settimane dal lancio, ma a luglio, la sonda Juno della NASA raggiunge Giove, anche se un piccolo problema col suo motore principale crea problemi di orbita (la navicella raccoglie comunque dati sull’atmosfera e la magnetosfera di Giove, anche se più lentamente).

L’ESA saluta due sonde, per motivi diversi. A ottobre, il lander Schiaparelli, parte della missione ExoMars, si schianta su Marte dopo un errore a carico del paracadute a razzi. La sonda Rosetta, invece, finisce la sua missione a settembre contro la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko: tutto come previsto e missione di successo.

Ad agosto, la Cina lancia il primo satellite quantistico della storia, allo scopo di estendere le comunicazioni quantistiche (e la loro sicurezza) anche allo spazio. A settembre, sempre la cina completa la costruzione del più grande telescopio a singolo disco piatto del mondo. Nel mese di novembre, il Paese lancia il razzo Long March 5, uno dei più potenti al mondo, destinato a portare nello spazio equipaggi, rover e pesanti sonde planetarie. Infine, a novembre due astronauti cinesi battono il record cinese di permanenza nello spazio: un mese a bordo del laboratorio spaziale Tiangong 2.

 

La tecnica CRISPR

Vengono sviluppate a ritmo sostenuto nuove applicazioni per lo strumento di editing genetico CRISPR-Cas9. Il 28 ottobre, nell’ospedakle della Cina occidentale di Chengdu, un paziente con cancro al polmone diventa il primo al mondo a essere trattato con cellule modificate usando la CRISPR. I ricercatori silenziano un gene che, normalmente, frena il sistema immunitario delle cellule, sperando in una risposta immunitaria più robusta contro il tumore.
Aumenta anche l’uso della CRISPR nel campo degli embrioni umani: scienziati in Cina, Regno Unito e Svezia annunciano la loro intenzione di ottimizzare l’uso della tecnica sugli embrioni e per studiare lo sviluppo umano. Si aspettano ricerche simili anche negli USA, nonostante il fatto che sia proibito usare fondi federali per studiare embrioni umani o modificare ovuli umani o spermatozoi.

 

I cambiamenti climatici

I rappresentanti di 174 paesi e dell’Unione Europea si riuniscono durante l’Earth Day (il 22 aprile) per firmare l’accordo internazionale sul clima raggiunto a Parigi nel dicembre 2015. Affinché l’accordo diventi vincolante, però, deve essere sottoscritto da oltre 55 paesi responsabili di almeno il 55 per cento delle emissioni di gas serra del mondo. Il più grande impulso viene a settembre da Stati Uniti e Cina, responsabili da soli del 38 per cento delle emissioni globali; Brasile e altri 30 paesi aderiscono alcune settimane più tardi e il 5 ottobre è la volta dell’Unione Europea. L’accordo entra in vigore il 4 novembre.
Intanto, il riscaldamento globale continua a farsi sentire. Record della temperatura globale nei primi cinque mesi dell’anno e probabilmente il 2016 diventerà l’anno più caldo di sempre.

 

Il virus Zika

A febbraio, l’OMS dichiara il virus Zika emergenza globale di salute pubblica. I difetti alla nascita indotti dal virus, pericoloso per le donne incinte, includono casi gravi di microcefalia, una condizione in cui i feti o i neonati presentano cervelli di dimensioni ridotte. Nonostante la diffusione del virus, che dal Brasile attraversa i continenti, non si verifica tuttavia l’esplosione prevista. Il 18 novembre, l’OMS dichiara la fine dell’emergenza internazionale di salute pubblica e il passaggio a uno stato di ricerca necessario per comprendere le conseguenze dell’infezione da Zika.

 

Ricerca sugli embrioni

Dopo decenni di ricerca, le tecniche di riproduzione assistita che mescolano il DNA proveniente da tre persone iniziano a dare i loro frutti. Queste procedure evitano che i bambini ereditino malattie malattie metaboliche causate da difetti nei mitocondri, le strutture che producono l’energia della cellula. A settembre, ricercatori di una clinica messicana annunciano la nascita del primo bambino sano concepito con una tecnica di questo genere. Il 15 dicembre, la Human Fertilisation and Embryology Authority del Regno Unito dichiara la tecnica pronta per uso medico e potrebbe iniziare a essere applicata già dal 2017.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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