Anche il doodle di Google lo ricorda: esattamente 340 anni fa l’astronomo danese Ole Roemer scopriva la velocità della luce.
Anche il doodle di Google lo ricorda: esattamente 340 anni fa l’astronomo danese Ole Roemer scopriva la velocità della luce. Prima di Roemer, altri avevano tentato di misurare la velocità della luce, tra cui Galileo nel 1638.
I tentativi di Galileo
Il metodo di Galileo coinvolgeva due persone, armate di una lampada, in piedi sulla cima di una collina a chilometri di distanza. Uno dei due avrebbe dovuto accendere la lampada e l’altro, appena intravista la luce, avrebbe dovuto immediatamente accendere la propria. La differenza di tempo misurata rendeva conto della velocità della luce; tuttavia, la luce era troppo veloce, per un percorso piccolo come quello.
La misura della velocità della luce
Roemer iniziò la sua ricerca nel 1673, quando notò il trascorrere tempo tra le eclissi della luna di Giove chiamata “Io” (che Galilei aveva scoperto nel 1610). Monitorando la differenza di tempo, Roemer stimò che la “luce sembra impiegare prendere circa 10-11 minuti [per percorrere] una distanza pari alla metà del diametro dell’orbita terrestre”, e quindi questo significava che la luce viaggia a circa 200.000 chilometri al secondo, un valore circa il 26 per cento al di sotto della velocità stabilita in seguito.
Qual è la velocità della luce?
La velocità della luce è, precisamente, 299.792.458 metri al secondo. James Bradley si avvicinò a questa cifra nel 1728 con la scoperta del fenomeno della “aberrazione” della luce delle stelle e la determinazione della velocità della luce in 295.000.000 metri al secondo. Il numero esatto non è stato però sancito fino al 1975, dopo decenni di lavoro di “precisazione”, quando la Conferenza Generale dei Pesi e Misure ha raccomandato la cifra ufficiale.
Perché è importante la velocità della luce?
A causa della Teoria della Relatività di Albert Einstein, per esempio, che è alla base dei moderni concetti di spazio e tempo e che è costruita sul presupposto che la velocità della luce nel vuoto sia sempre la stessa.
[Immagine: credit Google]
Per saperne di più:
– Le nuove frontiere della luce strutturata