C’è vita, intorno alle stelle nane rosse? Finora la risposta a questa domanda era stata ‘no’. Un nuovo studio, tuttavia, sembra affermare il contrario.
Ci potrebbe essere vita intorno alle stelle nane rosse. Gli scienziati, da tempo, ritengono che questi piccoli soli abbiano una luce troppo fioca per alimentare fenomeni come la fotosintesi degli organismi sui pianeti che orbitano intorno a essi. Una nuova ricerca, accettata per la pubblicazione sulla rivista International Journal of Astrobiology, suggerisce invece che qualche organismo potrebbe trovare abbastanza luce per sopravvivere, così come fanno le piante del Circolo Artico sulla Terra che ricevono molta meno luce di quelle che vivono a latitudini minori.
Gli scienziati Joseph Gale e Amri Wandel del The Institute of Life Sciences e del The Racach Institute of Physics dell’Università di Gerusalemme, Israele, hanno calcolato esattamente quanta luce visibile potrebbe essere messa a disposizione dalle nane rosse. Finora, si riteneva che la loro luce fosse talmente flebile che un eventuale mondo alieno, per poterla sfruttare come fonte di vita, avrebbe dovuto orbitare a una distanza così ravvicinata – paragonabile a quella di Mercurio dal Sole – che le dosi di radiazione ricevute avrebbero sterilizzato l’intero pianeta.
Ora, però, la nuova ricerca ha mostrato che la radioattività di queste nane rosse, dopo alcuni miliardi di anni, potrebbe diventare paragonabile a quella del Sole: se i ricercatori hanno ragione, la probabilità di trovare vita in altri molti potrebbe salire di quasi mille volte e potrebbe essere possibile trovare la vita anche a meno di 10 anni luce di distanza dalla Terra.
La nana rossa è la tipologia di stella più diffusa nell’Universo. Si tratta di stelle piccole e relativamente fredde con una massa che è al limite minimo perché si scatenino le reazioni di fusione dell’idrogeno in elio e una stella possa dirsi tale.
[Immagine: credit NASA/JPL-CALTECH]