L’astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio, ha presentato la missione Futura, che la vedrà impegnata sulla Stazione Spaziale Internazionale. Tra le avventure incluse nella missione, Avamposto42, sito web dedicato al tema della nutrizione in costante aggiornamento dalla Iss
L’astronauta Esa (Agenzia Spaziale Europea) Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio, ha presentato dal quartier generale dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) la missione Futura, che la vedrà impegnata per circa sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) a partire dal prossimo novembre. Tra le avventure incluse nella missione, Avamposto42, un innovativo sito web dedicato al tema della nutrizione che sarà in costante aggiornamento dalla Iss. “Avamposto 42″ spiega Cristoforetti “è un punto di inizio ma anche di arrivo di tanto lavoro che coinvolge numerosi attori che hanno a cuore le tematiche della sana alimentazione”.
“Da sempre sono affascinata di fantascienza, forse proprio per questo ho scelto l’esplorazione spaziale nella vita” spiega la ricercatrice. “Il nome del progetto è dedicato alla serie letteraria di Douglas Adams ‘Guida galattica per autostoppisti‘, dove 42 è la risposta alla domanda fondamentale della vita e dell’universo. Ed Avamposto perché costituisce un avamposto dell’umanità nello spazio, di tutti quelli che vorranno vivere questa esperienza con noi. Sarà un viaggio duplice che racconterà gli aspetti concreti della missione e promuoverà contemporaneamente una nuova consapevolezza nel mondo della nutrizione, vista come interazione tra cibo e corpo, cibo e metabolismo, cibo e salute dalla prospettiva spaziale”.
Avamposto 42 è un progetto promosso dall’Agenzia Spaziale Europea, dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Aeronautica. Ma tra i partner ci sono anche Slow Food e veri e propri esperti di cucina, come lo chef Stefano Polato. “Il sostegno di Polato è stato e sarà fondamentale per la selezione di ingredienti e ricette che testeremo, piatti finalizzati a massimizzare il contenuto nutrizionale nello spazio e il beneficio in termini di benessere, energie e vitalità a tavola. Non è un sito in broadcasting, vogliamo avere feedback, creare una comunità viva e aperta. Ci saranno account Twitter e Facebook, oltre a una pagina linea aperta per mandare domande, commenti e promuovere la partecipazione. Abbiamo, inoltre, una sezione ‘Chiedilo a Samantha’ dove vorremmo mettere le risposte alle curiosità che speriamo saranno numerose, e una sezione chiamata ‘Le scarpe rosa’, che parlerà delle donne nello spazio e sarà dedicata alle curiosità prettamente femminili, per rispondere a quelle domande che non faremmo ai colleghi maschi”.
“Nella sezione ‘Osteria’ ” continua la Cristoforetti “svilupperemo i consigli dello chef e i temi specifici nutrizionali, nei prossimi mesi la riempiremo di contenuti interessanti, un vero e proprio viaggio in cui affronteremo una serie di sfide per la salute. Ci siamo accorti che tanti dei problemi di salute che non si manifestano subito in forma di malattie, che restano subclinici ma che nel tempo possono causare patologie metaboliche, come il diabete, o disturbi come l’Alzheimer, nello spazio appaiono amplificati. Questi squilibri lassù vanno più veloci, a causa di stress, concentrazioni di anidride carbonica e tanti altri fattori negativi. E’ come se il corpo degli astronauti costituisse quindi un modello di acceleramento di invecchiamento dell’uomo. Per cui avremo l’occasione di fare un parallelo tra la vita nello spazio e quella sulla Terra dalla prospettiva nutrizionale dell’interazione tra cibo e organismo”.