Quali sono le probabilità che una civiltà come la nostra si sia evoluta solo sul Pianeta Terra e in nessun altro posto dell’Universo osservabile? Poche: una su 400 milioni di miliardi. E’ questa l’ultima stima fatta della cosiddetta “equazione di Drake”, che è una formula matematica pososta nel 1961 dall’astronomo e fisico americano Frank Drake per stimare il numero di civiltà extraterrestri che possono esistere nella nostra Galassia e in grado di comunicare. Come si legge sulla rivista “Astrobiology”, l’autore della nuova stima è Adam Frank, fisico e astronomo presso l’Università di Rochester. “Un’implicazione di questo risultato, secondo me, è che altre specie intelligenti e tecnologiche si siano, molto probabilmente, evolute prima di noi” ha dichiarato il fisico. Adam ha sottolineato che, all’epoca della formulazione originale dell’equazione c’erano ancora molte lacune nella conoscenza di alcuni dei parametri coinvolti, come quante sono le stelle che hanno pianeti che potenzialmente possono ospitare la vita o per quanto tempo una civiltà qualsiasi può durare prima di iniziare a estinguersi. Grazie alle scoperte del telescopio Kepler, alcune lacune nella formula sono state colmate e altre ricerche hanno scoperto pianeti extrasolari, cioè che orbitano attorno a stelle che non sono il nostro Sole. Gli scienziati, inoltre, ora sanno che circa un quinto delle stelle hanno pianeti che si trovano in “zone di abitabilità”.
In questo modo, Adam e il suo collega Woodruff Sullivan dell’Università di washington hanno aggiornato la stima, e hanno tra l’altro calcolato che nella Via Lattea la probabilità di essere soli è molto più alta, e si aggira intorno a 1 su 60 miliardi.
La nuova equazione proposta da Frank e Sullivan è A= Nast*fbt. A è il numero di specie tecnologiche che si sono da sempre formate nella storia dell’Universo ossservabile, Nast è il numero di pianeti abitabili in un dato volume dell’Universo e fbt è la probabilità che una specie ‘tecnologica’ sorga su uno di questi pianeti.
Secondo gli scienziati, un ruolo importante gioca la lunghezza di una cività. A meno che una civiltà duri molto di più rispetto ai 10 mila anni che quella umana esiste, ogni altra civiltà si è probabilmente già estinta, dato che l’Universo ha oltre 13 miliardi di anni. Altre civiltà, invece, probabilmente si evolveranno quando noi ce ne saremo andati da molto tempo. “I nostri risultati implicano comunque che la nostra evoluzione non è stato unica ma quello che è successo a noi probabilmente è accaduto molte altre volte in passato”, ha commentato Frank.