Le supernove porebbero essere state decisive nella produzione della polvere cosmica, fondamentale per la formazione di pianeti e stelle, nell’Universo primordiale.
Nuove prove secondo cui la polvere cosmica potrebbe sopravvivere alle roventi conseguenze della formazione di una supernova, suggeriscono che questi esplosivi corpi celesti potrebbero aver avuto un ruolo dominante nella produzione di polvere nelle prime galassie dell’Universo.
Da dove viene tutta quella polvere?
Per anni, i ricercatori hanno cercato di trovare una spiegazione alle grandi quantità di polvere che vengono osservate nelle galassie estremamente lontane, che appaiono praticamente così com’erano nell’Universo primordiale. Ma, finora, non era mai stato chiarito se le polveri create da una supernova potessero sopravvivere allo shock tipico di queste stelle, causato dalla differenza di pressione termica che intercorre tra la rapida espansione ed esplosione della supernova e il denso e freddo mezzo stellare che le circonda.
L’osservatorio a bordo di un Boeing
Ryan Lau e colleghi della Cornell University di Ithaca, New York, come si legge sulla rivista Science, hanno guardato agli infrarossi da un osservatorio in volo a bordo di un aereo Boeing 747SP (chiamato SOFIA, Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy), le polveri nel mezzo di resti di una supernova che si trova vicino al centro della nostra Via Lattea. Questi resti, chiamati Sgr A Est, sono vecchi di circa 100 mila anni e i ricercatori suggeriscono che tra il 7 e il 20 per cento della massa di polvere inizialmente presente è sopravvissuto allo shock della supernova. Questi risultati implicano che più polveri del previsto potrebbero essere sopravvissute alle condizioni dell’Universo primordiale e che le polveri cosmiche osservate nelle galassie più antiche dell’Universo – come quelle di cui parliamo anche qui – potrebbero provenire da supernove. La polvere cosmica gioca un ruolo estremamente importante nell’Universo, sia nella formazione di nuovi pianeti che in quella delle stelle.