È il gigante del Sistema solare e ha da sempre attratto esperti, appassionati ma anche semplici curiosi attraverso le immagini che di lui ci sono pervenute nel corso dei decenni. I suoi colori sono ai nostri occhi pennellate impressioniste che si sono rivelate essere venti fortissimi che soffiano a centinaia di chilometri al secondo. C’è poi la grande macchia rossa, segno distintivo di un pianeta così diverso dal nostro. Cosa sappiamo attualmente di Giove?
È il gigante del Sistema Solare e ha da sempre attratto esperti, appassionati ma anche semplici curiosi attraverso le immagini che di lui ci sono pervenute nel corso dei decenni. I suoi colori sono ai nostri occhi pennellate impressioniste che si sono rivelate essere venti fortissimi che soffiano a centinaia di chilometri al secondo. C’è poi la grande macchia rossa, segno distintivo di un pianeta così diverso dal nostro. Cosa sappiamo attualmente di Giove?
Ritratto di un pianeta gassoso
Giove è il quinto pianeta in ordine di lontananza dal Sole e dista dalla Terra circa 588 milioni di chilometri, nel momento in cui sono più vicini, fino ad arrivare a un massimo di 968 milioni. Potrebbe contenere fino a 1300 volte il nostro pianeta e la sua massa è 318 volte maggiore. Non ha una superficie solida: è un pianeta gassoso dall’atmosfera costituita per lo più da idrogeno, elio, metano e ammoniaca. Un anno gioviano dura quasi 12 anni terrestri ma il suo giorno è più breve, di sole 10 ore.
Gli anelli, i satelliti e la grande macchia rossa
Il gigante gassoso, proprio come il suo “vicino” Saturno, possiede 3 anelli, scoperti dalla sonda Voyager 1 nel 1979. Giove detiene anche il record del numero di satelliti: se ne contano 69, di cui 53 confermati e 16 provvisori. La sua luna più grande, Ganimede, è anche la maggiore dell’intero Sistema Solare.
Non possiamo non citare Galileo Galilei, lo scopritore di alcune di queste lune: nel lontano 1610 si accorse che quattro piccoli oggetti celesti orbitavano intorno a Giove. Erano Io, Europa, Ganimede e Callisto che, in onore dello scopritore sono chiamati satelliti galileiani e che sono anche conosciuti come satelliti medicei perché dedicati, dallo scienziato stesso, a Cosimo II de’ Medici.
E la grande macchia rossa? Non è altro che una tempesta estesa e permanente – almeno per ora – di dimensioni tali da poter inghiottire la Terra.
Tantissime sono le novità e immagini di Giove che Juno – la sonda della NASA entrata nella sua orbita il 27 agosto 2016, dopo un viaggio durato 5 anni – ci sta mostrando. Se ne volete sapere di più, leggete le News sul numero di Sapere di ottobre 2017.
Credits: NASA/JPL-Caltech