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25 Set 2017

Hubble scopre un oggetto unico nel Sistema Solare

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Il telescopio spaziale Hubble, frutto della collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea, ci regala un’altra sorprendente scoperta: un gruppo di astronomi ha osservato quello che sembra un oggetto celeste unico nel suo genere, una coppia di asteroidi che orbitano l’uno intorno all’altro e che mostra caratteristiche simili a quelle di una cometa.

Il telescopio spaziale Hubble, frutto della collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea, ci regala un’altra sorprendente scoperta: un gruppo di astronomi dell’Istituto Max Planck, in Germania, ha osservato quello che sembra un oggetto celeste unico nel suo genere, una coppia di asteroidi che orbitano l’uno intorno all’altro e che mostra caratteristiche simili a quelle di una cometa, come la brillantezza e una lunga coda. Come si legge sulla rivista Nature, si tratta del primo asteroide binario classificato anche come cometa.

 

Le caratteristiche di 288P

Questo corpo celeste è noto dal novembre 2006, ma allora era stato classificato come un asteroide con la sigla 2006 VW139. A distanza di 10 anni, però, le nuove osservazioni compiute hanno permesso di identificare la sua vera natura. Quello che oggi si chiama 288P, è stato in particolare osservato meglio nel settembre 2016, quando si trovava molto vicino al Sole.

288P si trova nella fascia della cintura di asteroidi compresa tra Marte e Giove ed è composto da due asteroidi praticamente delle stesse dimensioni che si mantengono a una distanza di circa 100 chilometri l’uno dall’altro. Inoltre, il sistema binario ha una vivace attività sulla superficie degli asteroidi, “abbiamo rilevato forti indicazioni della sublimazione del ghiaccio d’acqua a causa del riscaldamento del Sole, in modo simile a come si crea la coda di una cometa” ha spiegato Jessica Agarwal, tra gli autori dello studio. Gli studiosi ritengono che, molto probabilmente, 288P si sia formato circa 5000 anni fa a partire da un unico grande asteroide che si è spezzato in due in seguito alla velocità della sua rotazione.

 

[Immagine: credit NASA]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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