Osservate per la prima volta una coppia di stelle nane bianche che tra circa 700 milioni di anni si fonderanno dando origine a una supernova di tipo Ia. E’ la conferma di quella che finora era solo un’ipotesi teorica sulla formazione di questo genere di supernova.
Anche le stelle possono ballare in coppia, ruotando in una vorticosa danza a spirale l’una intorno all’altra, ma il loro abbraccio finale può essere uno dei più violenti fenomeni esplosivi dell’Universo. La coppia di nane bianche che si trova nel cuore della nebulosa planetaria Henize 2-428 è stata scoperta per caso. Gli scienziati stavano cercando di capire come fanno le stelle a produrre nebulose di forma insolita al termine delle loro vite, quando hanno scorto un paio di stelle molto particolari.
Le due nane bianche ruotano l’una intorno all’altra con un periodo di quattro ore e sono sufficientemente vicine da crescere e avvicinarsi sempre di più fino a fondersi, in futuro, in un’unica stella, secondo la Teoria della Relatività Generale di Einstein. Fra 700 milioni di anni, la loro fusione farà nascere una stella che avrà una massa tale che niente potrà impedirle di collassare su se stessa trasformandosi in uno degli oggetti più affascinanti del cosmo, una supernova di tipo Ia. “Sono oggetti celesti usati per misurare le distanze astronomiche e che sono stati fondamentali per la scoperta che l’espansione dell’Universo sta accelerando a causa dell’energia oscura” spiega Miguel Santander-García dell’Observatorio Astronómico Nacional, Alcalá de Henares, Spagna, e dell’Instituto de Ciencia de Materiales di Madrid, che ha scoperto le due stelle grazie al Very Large Telescope dell’ESO (European Southern Observatory). “Finora, la formazione di una supernova di tipo Ia per fusione di due nane bianche – commenta con entusiasmo David Jones, co-autore dell’articolo comparso sulla rivista Nature – era un evento puramente teorico. Ora, la coppia che abbiamo trovato dentro Henize 2-428 è una cosa reale!”
[Immagine: rappresentazione artistica della zona centrale della nebulosa planetaria Henize 2-428. Credit: ESO/L. Calcada]