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15 Ago 2018

Le immagini di Rosetta a disposizione di tutti: la cometa 67P non è mai stata così vicina

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Un immenso album fotografico di immagini scattate da Rosetta, la missione dell’ESA (European Space Agency) conclusasi il 30 settembre 2016, durante il suo incredibile ed emozionante viaggio verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Non solo fotografie ma anche dati raccolti e resi disponibili negli archivi dell’ESA grazie al lavoro del gruppo di ricerca che si è occupato della camera OSIRIS e che hanno elaborato e rilasciato il materiale in Archive Image Browser e in Planetary Science Archive.

Un immenso album fotografico di immagini scattate da Rosetta, la missione dell’ESA (European Space Agency) conclusasi il 30 settembre 2016, durante il suo incredibile ed emozionante viaggio verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Non solo fotografie ma anche dati raccolti e resi disponibili negli archivi dell’ESA grazie al lavoro del gruppo di ricerca che si è occupato della camera OSIRIS e che hanno elaborato e rilasciato il materiale in Archive Image Browser e in Planetary Science Archive.

 

OSIRIS

 

OSIRIS (Optical, Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) è stato il più importante sistema che ha fornito immagini durante la missione Rosetta, ed era equipaggiato con due fotocamere. La prima (NAC, Narrow-Angle Camera) era comparabile a un teleobiettivo con grande potere di ingrandimento ed è stata utilizzata per mappare ad alta risoluzione il nucleo di Churyumov-Gerasimenko; la seconda (WAC, Wide-Angle Camera), un grandangolo che permetteva di catturare immagini dei corpi celesti nella loro interezza, era ottimizzata per la mappatura dei gas e delle polveri in prossimità della cometa. Dopo l’atterraggio di Rosetta, NAC è stato in grado di scattare fotografie aventi una risoluzione pari a 2 centimetri per pixel e, grazie agli specchi focali capaci di una messa a fuoco lontana (da 2 chilometri all’infinito) e vicina (da 1 a 2 chilometri), OSIRIS ha potuto raccogliere una grande varietà di immagini.

 

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L’archivio

 

L’intera raccolta comprende le fotografie scattate dagli ultimi giorni di luglio 2016 alla fine della missione: oltre 100.000 immagini ottenute in 12 anni di viaggio della navicella spaziale, compresi i sorvoli iniziali di Terra, Marte e due asteroidi, prima di raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

 

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Un tesoro per la comunità scientifica e non solo

 

Sono entusiastici i commenti rilasciati dai ricercatori coinvolti nella missione riguardo a questa collezione di preziosi dati provenienti dallo spazio e al loro rilascio sotto licenza Creative Commons.
“Avere tutte le immagini finalmente archiviate per essere condivise con il mondo è una sensazione meravigliosa” ha affermato, nell’articolo pubblicato su Media INAF, Holger Sierks, principal investigator della camera OSIRIS, “Siamo inoltre lieti di annunciare che tutte le immagini OSIRIS sono ora disponibili con una licenza Creative Commons”. “L’ultima serie di immagini integra il ricco tesoro di dati che la comunità scientifica sta già setacciando per comprendere veramente questa cometa da tutti punti di vista, per ottenere un quadro migliore sul ruolo delle comete in generale nella formazione del Sistema solare”, ha aggiunto Matt Taylor, responsabile scientifico di Rosetta, “Ci sono certamente molti misteri, e molti ancora da scoprire”.

 

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Immagine di copertina: fotografia della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko catturata da OSIRIS (NAC) alle ore 01:20 GMT, da un’altitudine di circa 16 km sopra la superficie durante la discesa finale di Rosetta, il 30 settembre 2016. Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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