Nuove misure effettuate sulla sottile atmosfera di Marte mostrano che la maggior parte di essa è stata persa nello spazio a causa del bombardamento del vento solare.
Nuove misure effettuate sulla sottile atmosfera di Marte mostrano che la maggior parte di essa è stata persa nello spazio a causa del bombardamento del vento solare. Questo fenomeno, inoltre, è stato molto probabilmente anche promotore del passaggio del clima marziano da un ambiente, ai primordi, caldo e umido all’attuale atmosfera secca, fredda e sottile. I risultati della missione Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN (MAVEN), pubblicati su Science, forniscono una migliore comprensione della storia del Pianeta Rosso, gettando luce sulla sua evoluzione geologica e sulla sua potenziale abitabilità.
La perdita dell’argo
La composizione dell’atmosfera del Pianeta contribuisce in gran parte al suo clima. Per comprendere meglio come l’atmosfera di Marte è cambiata nel corso del tempo, Bruce Jakosky e colleghi della University of Colorado di Boulder hanno misurato la presenza di due isotopi dell’argo a differenze altezze. L’isotopo più leggero, l’argo-36, ad altitudini maggiori, era più abbondante rispetto alla sua controparte più pesante, l’argo-38. In questo modo, dunque, il primo era più suscettibile a essere espulso dall’atmosfera dal vento solare in arrivo.
Un’atmosfera ricca di andride carbonica
Basandosi sulle nuove misure provenienti dalle sonde di MAVEN, gli autori sostengono che il 66 per cento dell’argo è scomparso dall’atmosfera, dall’alba della formazione del Pianeta. I ricercatori, per quantificare la perdita di altri gas, hanno poi verificato le dinamiche a cui questi potrebbero essere andati incontro, in modo del tutto simile all’argo. I risultati suggeriscono che l’atmosfera marziana era, una volta, spessa come quella terrestre ma composta principalmente da anidride carbonica. La maggior parte di essa, successivamente, è andata perduta, portando al clima attuale del Pianeta Rosso.
[Immagine: credit NASA]