New Horizons, la sonda della NASA trionfalmente diretta verso Plutone, dovrebbe incontrare il pianeta nano il prossimo 14 luglio. In questi giorni di avvicinamento, ha già cominciato a inviare dati e immagini di Plutone: due giorni fa, però, ha perso per poco più di un’ora i contatti con la Terra. Ora, ripristinato il collegamento, i sistemi sono entrati in modalità di sicurezza.
Il 4 luglio, per più di un’ora e venti minuti, la NASA ha perso i contatti con la sonda New Horizons (probabilmente a causa dell’avvicinamento a Plutone) che sono stati poi recuperati dal Deep Space Network dell’agenzia spaziale americana. I sistemi di New Horizons sono entrati per precauzione in modalità di sicurezza, che sussisterà fino a quando gli ingegneri della missione non avranno diagnosticato con esattezza il problema.
Pilota automatico
Durante il periodo di black out di comunicazione, è entrato in azione il pilota automatico. La NASA sta ora lavorando sul ritorno al piano di volo effettivo e la cosa potrebbe richiedere alcuni giorni, durante i quali la missione potrebbe non essere in grado di raccogliere alcun dato scientifico. L’agenzia non si è pronunciata su eventuali ripercussioni di questo incidente sul programma della sonda, che prevede il rendez-vous con Plutone il 14 luglio.
Il 14 luglio l’incontro con Plutone
La missione ha comunque già inviato dati scientifici da questa regione ultraperiferica del Sistema Solare, come il rilevamento di metano congelato sulla superficie del pianeta nano. Inoltre, la sonda ha fotografato zone brillanti vicino ai poli e una serie di macchie scure nei pressi dell’equatore di Plutone, ciascuna con un diametro di circa 500 chilometri, dall’origine attualmente misteriosa.
Il sorvolamento (flyby) è previsto per il 14 luglio alle 7:49:58 EDT: gli scienziati potranno successivamente osservare la luce dal Sole filtrata dall’atmosfera di Plutone e capire di cosa è composta. Da qui, la sonda dovrebbe continuare il suo viaggio nella Fascia di Kuiper, una regione che si estende oltre Nettuno e che ospita comete e altri corpi celesti ghiacciati e simili a piccoli pianeti.
La prima missione a raggiungere Plutone
Costata 700 milioni di dollari, la sonda New Horizons sarà la prima sonda a visitare Plutone. Lanciata nel 2006, ha già viaggiato per oltre 4 miliardi di chilometri, percorrendo oltre un milione di chilometri al giorno. La NASA si aspetta che le immagini riescano a mostrare la superficie di Plutone con un dettaglio di circa 60 metri. Dopo Plutone, New Horizons potrebbe continuare il suo viaggio e fotografare gli altri piccoli mondi che si trovano oltre Nettuno. Fino al 2006, Plutone era considerato un pianeta a tutti gli effetti: l’Unione astronomica internazionale lo ha poi declassato a pianeta nano.
[Immagine: credit NASA]