La sonda New Horizons della NASA, che lo scorso 14 luglio ha sfiorato Plutone fornendo immagini spettacolari del pianeta, ha inviato nuove immagini di Caronte, la sua luna più grande, svelando che questo satellite possiede un canyon quattro volte più grande del Grand Canyon terrestre.
La sonda New Horizons della NASA, che lo scorso 14 luglio ha sfiorato Plutone fornendo immagini spettacolari del pianeta, ha inviato nuove immagini di Caronte, la sua luna più grande, svelando che questo satellite possiede un canyon quattro volte più grande del Grand Canyon terrestre. E non solo: l’immensa frattura che si estende poco più a nord dell’equatore di Caronte è anche due volte più profonda. Si tratta di una scoperta che potrebbe rivelare molto dei processi geologici che hanno formato Caronte.
Cosa ha causato la frattura?
La frattura si estende per oltre 1600 chilometri e, probabilmente, non si limita a comparire sul lato fotografato del satellite ma prosegue anche nell’emisfero opposto. Secondo gli scienziati della NASA questa enorme cicatrice potrebbe essere la prova della presenza, in passato, di un enorme oceano di acqua che si estendeva sotto la superficie del satellite e che, ghiacciandosi, ha esercitato una pressione che ha generato la gigantesca crepa.
Una superficie giovane
Questo fenomeno avrebbe alimentato il vulcanismo di Caronte, delineando quelle pianure dei vulcani, che si trovano a sud del canyon, sulle quali si contano meno crateri da impatto rispetto alle regioni più a nord: una spiegazione possibile è che qui la pressione dell’oceano congelato abbia provocato più eruzioni di lava, che hanno ringiovanito la superficie delle pianure.
[Immagine: credit NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute]