Ci siamo. La sonda New Horizons della NASA si sta avvicinando a Plutone: dopo un viaggio di oltre nove anni e circa 4,9 miliardi di chilometri, oggi si troverà a soli 12.500 chilometri da Plutone e Caronte, il più grande dei suoi satelliti naturali.
Ci siamo. La sonda New Horizons della NASA si sta avvicinando a Plutone: dopo un viaggio di oltre nove anni e circa 4,9 miliardi di chilometri, oggi passerà a soli 12.500 chilometri da Plutone e Caronte, il più grande dei suoi satelliti naturali. Per intendersi: se sorvolasse una città come New York alla stessa altezza, la sonda sarebbe in grado di osservare ogni singolo laghetto di Central Park. Il sorvolo del pianeta nano è previsto per le 13:49 ora italiana. In un periodo compreso tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, comunque, la sonda ha iniziato a mandare immagini di Plutone e Caronte, che sono risultate migliori di quelle mai raccolte da nessun telescopio di terra o spaziale.
Le caratteristiche di Plutone
Finora, si è potuto scoprire che Plutone presenta delle macchie chiare e scure, mentre la caratteristica più evidente di Caronte è un polo molto scuro. Inoltre, Plutone è di colore rossastro, quasi rosa, probabilmente perché la radiazione ultravioletta colpisce la sua superficie mutando il ghiaccio in composti di idrocarburi complessi (chiamati “tholins”). Caronte, invece, ha probabilmente una superficie chimicamente molto più semplice, il che lo rende “un mondo completamente diverso”, spiega Alan Stern, ricercatore principale della missione e scienziato planetario presso il Southwest Research Institute di Boulder, Colorado, “Il pianeta nano e il suo satellite probabilmente si son formati a miliardi di chilometri di distanza”.
In base a immagini recenti, Plutone presenterebbe poi una cintura di macchie scure, all’incirca di forma poligonale e ognuna di circa 500 chilometri di diametro, che cinge il suo equatore. Gli scienziati non hanno ancora idea di cosa potrebbero essere, ma l’avvicinamento di New Horizons e i dati sulla composizione chimica di Plutone potrebbero aiutare a svelare il mistero.
Una sonda grande quanto un pianoforte
La sonda New Horizons è grande quanto un pianoforte e pesa circa 478 chilogrammi. Costruita nel Labratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University a Laurel (Maryland), è partita il 19 gennaio 2006 a bordo di un razzo Atlas V. La sua velocità iniziale era tale che, se l’Apollo impiegò tre giorni a raggiungere la Luna, alla sonda sono bastate solo nove ore. Dopo l’incontro con l’atmosfera di Giove nel 2007, e il conseguente effetto fionda, ora New Horizons viaggia a 52 mila chilometri all’ora. Al momento dell’incontro ravvicinato con Plutone, saranno attivi tutti i sette strumenti in dotazione: la sonda farà foto e mappe della superficie e ne esplorerà la composizione chimica. Le prime immagini arriveranno sulla Terra mercoledì e per scaricare tutti i dati raccolti ci vorranno circa due anni.
[Immagine: credit NASA]