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22 Mag 2017

Scoperta una nuova “luna” nel Sistema Solare

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Scoperta una nuova luna nel nostro Sistema Solare. Orbita intorno al terzo pianeta nano più grande del Sistema Solare, conosciuto con la sigla 2007 OR10 e informalmente soprannominato “Biancaneve”.

Scoperta una nuova luna nel nostro Sistema Solare. Orbita intorno al terzo pianeta nano più grande del Sistema Solare, conosciuto con la sigla 2007 OR10 e informalmente soprannominato “Biancaneve”.

Dal diametro di circa 1530 chilometri, il pianeta nano in questione appartiene alla cintura di Kuiper, l’anello di corpi ghiacciati che si trova oltre Nettuno. Il nuovo satellite è abbastanza grande, con un diametro stimato di 200-400 chilometri, si legge nel nuovo studio pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters.

 

Una luna nata da collisioni

Molto probabilmente, questa luna è stata originata, come la maggior parte dei satelliti naturali dei più grandi pianeti nani della cintura di Kuiper, da una serie di collisioni avvenute molto tempo fa. Per esempio, gli astronomi ritengono che fu un impatto gigantesco a portare alla formazione del sistema di cinque lune di Plutone.
“La scoperta di satelliti intorno a tutti i grandi pianeti nani – ad eccezione di Sedna – significa che, quando miliardi di anni fa questi corpi si formavano, dovevano esserci collisioni molto frequenti, e questo ci offre un’indicazione sui modelli di formazione planetaria che dobbiamo prendere in considerazione” ha spiegato Csaba Kiss, primo autore dello studio, dell’Osservatorio Konkoly di Budapest.

 

Il pianeta “Biancaneve”

“Biancaneve” è stato scoperto nel 2007 e, tra tutti i pianeti nani noti del nostro sistema solare, è più piccolo solo di Plutone ed Eris. La sua orbita intorno al Sole è altamente eccentrica, la sua distanza minima è 33 unità astronomiche mentre la massima è di 101 unità astronomiche (in prospettiva, Plutone non supera mai le 49 unità astronomiche dai Sole).

I primi indizi che Biancaneve possedesse un satellite sono venuti dal fatto che anni fa si è scoperto che il suo periodo di rotazione era di circa 45 ore: una rotazione lenta che poteva essere causata dalla trazione gravitazionale di una luna. Il satellite è stato scoperto grazie alle osservazioni compiute dal telescopio spaziale Hubble della NASA, nel 2009 e nel 2010 e la stima del suo diametro è stata ottenuta analizzando i dati dell’Osservatorio Spaziale Herschel dell’Agenzia Spaziale Europea.

 

[Immagine: credit NASA, ESA, C. Kiss (Konkoly Observatory), and J. Stansberry (STScI)]

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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