Gli anelli di Saturno potrebbero essere composti da pezzi di pianeti nani simili a Plutone che si aggiravano dalle parti di questo mondo gigante molto tempo fa.
Gli anelli di Saturno, così come quelli di Nettuno e Urano, potrebbero essere composti da pezzi di pianeti nani simili a Plutone che si aggiravano dalle parti di questi mondi giganti molto tempo fa.
Il bombardamento tardivo
Gli astronomi ritengono che una volta, nella cintura di Kuiper (la fascia di oggetti gelidi che si estende oltre l’orbita di Nettuno), si trovavano migliaia di corpi celesti delle dimensioni di Plutone. Quello che si suppone è che circa 4 miliardi di anni fa Giove, Saturno, Urano e Nettuno cambiarono leggermente la loro orbita e questo fenomeno causò alterazioni gravitazionali nella fascia di Kuiper e in quella degli asteroidi compresi tra Marte e Giove.
L’effetto fu che diversi oggetti provenienti da queste regioni spaziali furono attirati verso il Sistema Solare interno, provocando una serie di impatti cosmici conosciuta come intenso bombardamento tardivo.
Saturno ha catturato pezzi di altri corpi celesti?
Nel nuovo studio, pubblicato sulla rivista Icarus un team di ricercatori guidato da Ryuki Hyodo dell’Università di Kobe, in Giappone, ha calcolato che durante questo periodo i pianeti giganti potrebbero essersi ingranditi grazie a un discreto numero di oggetti provenienti dalla fascia di Kuiper. Il gruppo ha infatti scoperto che diversi corpi delle dimensioni di Plutone si sarebbero avvicinati troppo a Saturno, Urano e Nettuno, e le forze gravitazionali avrebbero strappato via alcuni loro pezzi. Pezzi anche abbastanza grandi, dato che simulazioni al computer suggeriscono che, in alcuni casi, fino al 10 per cento della massa di un pianeta nano sarebbe stata rubata da un pianeta gigante in accrescimento. Inoltre, questi enormi frammenti potrebbero essere entrati in collisione gli uni con gli altri creando, nel corso degli eoni, i piccoli detriti che oggi costituiscono gli anelli di Saturno, di Urano e di Nettuno.
Roccia e ghiaccio
Gli anelli di Saturno sono formati al 95 per cento da acqua ghiacciata mentre quelli di Urano e Nettuno sembrano composti in prevalenza da materiale roccioso e la teoria del nono pianeta potrebbe spiegare questa differenza: Urano e Nettuno sono considerevolmente più densi di Saturno e quindi più in grado di esercitare attrazione gravitazionale al passaggio di oggetti volanti. Quindi Urano e Nettuno avrebbero potuto strappare le parti più interne, rocciose, di un pianeta nano mentre Saturno si sarebbe appropriato degli strati esterni ghiacciati.
[Immagine: credit NASA/JPL/Space Science Institute]