La vita esiste anche a circa due chilometri e mezzo sotto la superficie della calotta glaciale antartica occidentale (in inglese “West Antarctic Ice Sheet”). In particolare, esiste in un lago che non ha mai visto la luce del sole per milioni di anni e che ospita micro-organismi che convertono ammonio e metano in energia necessaria alla crescita.
La vita esiste anche a circa due chilometri e mezzo sotto la superficie della calotta glaciale antartica occidentale (in inglese “West Antarctic Ice Sheet”). In particolare, esiste in un lago che non ha mai visto la luce del sole per milioni di anni e che ospita micro-organismi che convertono ammonio e metano in energia necessaria alla crescita. Molti di questi microbi sono organismi a cellula singola conosciuti come Archaea. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature è opera di una imponente spedizione americana, il progetto WISSARD, coordinato da John Priscu della Montana State University e iniziato nel 2009 con un finanziamento di dieci milioni di dollari da parte della National Science Foundation.
“Abbiamo dimostrato inequivocabilmente che l’Antartide non è un continente morto” ha dichiarato Priscu. “Non solo esiste la vita, ma al di sotto dei ghiacci c’è un ecosistema attivo. Questo studio risponde a domande che andavano avanti da decenni” ha aggiunto Brent Christner, co-autore della ricerca. Più di dieci anni fa, proprio Priscu pubblicò un lavoro che per la prima volta mostrava che soto i ghiacci antartici la vita microbica poteva prosperare. Ora, dopo le trivellazioni in profondità per raggiungere il Subglacial Lake Whillans, arriva la dimostrazione che è possibile un ambiente vivo e laghi subglaciali che ospitano micro-organismi.
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