“L’eruzione è avvenuta a causa del terremoto?”. Questa è una domanda molto comune nelle scienze della Terra e che raramente trova risposte chiare.
Charles Darwin fu pioniere nel pensare che potesse esserci un nesso tra eruzioni vulcaniche e terremoti; questa sua intuizione nacque osservando l’attività vulcanica che si scatenò dopo il grande terremoto del 1835 in Cile, a Concepción.
Un ulteriore esempio a conferma di questa ipotesi era stata l’ultima eruzione del Monte Fuji in Giappone nel 1707, avvenuta 49 giorni dopo il potente terremoto di Hoei con magnitudo 8.7.
Il legame tra terremoti e vulcani
Quando un terremoto si manifesta, libera onde sismiche che generano uno sforzo dinamico nell’area circostante. Nel nostro caso, se siamo in corrispondenza di un’area vulcanicamente attiva, lo stesso terremoto genera anche un cambiamento nello sforzo dell’edificio vulcanico: questo viene detto sforzo statico.
Nel 2012 tre grandi terremoti si sono verificati nell’America Centrale in 10 settimane: il primo con una magnitudo 7.3 è avvenuto a El Salvador il 27 agosto; una settimana dopo, un altro di magnitudo 7.6 ha colpito il Costa Rica, il 5 settembre; il terzo si è manifestato in Guatemala con una magnitudo 7.4 il 7 novembre.
Tra l’8 e il 13 settembre del 2012, i vulcani San Cristóbal, in Nicaragua, e Fuego, in Guatemala, hanno eruttato. Ci sono state altre eruzioni anche diversi anni dopo i terremoti; si è visto che in totale il numero di eruzioni in tutta la regione è triplicato rispetto a prima dell’aumento della sismicità. Questo ci porta alla domanda iniziale.
Il nostro studio, recentemente pubblicato su Scientific Reports, ha scoperto che l’incremento del numero delle eruzioni non è una coincidenza, ma è presente una relazione causa-effetto tra i terremoti e le eruzioni vulcaniche.
Perché solo alcuni vulcani eruttano dopo i terremoti?
Per capire perché alcuni vulcani hanno eruttato e altri no, abbiamo studiato il grado di instabilità vulcanica (volcanic unrest) della regione esaminata, in America Centrale: abbiamo scoperto che solo i vulcani che erano già in stato di disequilibrio prima dei terremoti del 2012 hanno eruttato. Viceversa, tutti quelli che si trovavano in stato di equilibrio o con un’attività decrescente non l’hanno fatto.
Con questo siamo arrivati alla conclusione che è indispensabile la presenza di uno stato di disequilibrio del vulcano affinché i grandi terremoti possano provocare la manifestazione dell’eruzione.
Questa ricerca diventa importante per la riduzione dei rischi relativi alle eruzioni vulcaniche. A oggi non possiamo prevedere i terremoti, ma sappiamo che si manifesteranno. Quindi se conosciamo lo stato di stabilità dei vulcani, possiamo pronosticare che a distanza di mesi o anni dalla manifestazione di un terremoto si verificherà un incremento dell’attività eruttiva dei vulcani già in stato di disequilibrio. Per questo sarebbe opportuno lavorare sulla prevenzione a livello regionale per salvaguardare le comunità e diminuire il rischio relativo alle future eruzioni vulcaniche.