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02 Ago 2018

Alessio Figalli premiato con la Medaglia Fields

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Dopo 44 anni c’è nuovamente un italiano tra i matematici insigniti della Medaglia Fields, maggior riconoscimento mondiale per la matematica, assegnato dall’Unione Matematica Internazionale: è Alessio Figalli, 34 anni, matematico teorico e professore ordinario al Politecnico di Zurigo.

Dopo 44 anni c’è nuovamente un italiano tra i matematici insigniti della Medaglia Fields, maggior riconoscimento mondiale per la matematica, assegnato dall’Unione Matematica Internazionale: è Alessio Figalli, 34 anni, matematico teorico e professore ordinario al Politecnico di Zurigo.

 

Cos’è la Medaglia Fields?

 

La Medaglia Fields – dal nome del matematico canadese che l’ha ideata – è un premio riconosciuto a matematici che si siano distinti per i loro eccezionali contributi, con potenziali sviluppi futuri. Al contrario dei Nobel, a cui impropriamente viene accostato, questo premio prevede un limite di età per i partecipanti, i quali non devono superare i 40 anni. Inoltre viene assegnato ogni 4 anni, in occasione del Congresso Internazionale dei Matematici.
La commissione giudicatrice è scelta dal comitato esecutivo dell’Unione Matematica Internazionale ed è presieduta, solitamente, dallo stesso presidente dell’Unione. I nomi dei membri restano anonimi fino al giorno dell’assegnazione del premio. La commissione è tenuta a nominare da un minimo di 2 a un massimo di 4 vincitori, cercando di rappresentare i differenti campi della matematica.
Il riconoscimento viene accompagnato da un premio in denaro di 15.000 dollari canadesi (che equivalgono a circa 10.000 euro).
Una curiosità: su una delle facce della medaglia che viene consegnata ai vincitori è impresso il volto di Archimede e la frase latina “Transire suum pectus mundoque potiri”, la cui traduzione è “trascendere i propri limiti e dominare l’universo”.

 

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Alessio Figalli, il secondo italiano a tagliare questo traguardo

 

In Italia, finora, era arrivata una sola Medaglia Fields con Enrico Bombieri: era il 1974 e il matematico ottenne il riconoscimento “per aver portato importanti contributi nell’ambito dei numeri primi, delle funzioni univalenti e della congettura di Bieberbach locale, nella teoria delle funzioni di più variabili complesse e nella teoria delle equazioni alle derivate parziali e delle superfici minime; in particolare, alla soluzione del problema di Bernstein in più dimensioni”. Alessio Figalli, classe 1984, laureato alla Scuola Normale di Pisa e ora ordinario all’ETH di Zurigo (Eidgenössische Technische Hochschule, Politecnico Federale), ha meritato la Medaglia del 2018 per “per i suoi contributi al trasporto ottimale, alla teoria delle equazioni derivate parziali e alla probabilità”. Di cosa si tratta?

 

Il trasporto ottimale

 

Il problema del trasporto ottimale consiste nello studio di come trasferire una distribuzione di massa da un luogo a un altro ”in maniera ottimale”. Questo problema fu formalizzato per la prima volta nel trattato di Gaspard Monge, Mémoire sur la Théorie des Déblais et des Remblais, (in italiano Trattato sulla teoria degli scavi e terrapieni, del 1781). Nel caso particolare studiato da Monge, la questione era quale fosse la maniera ottimale di spostare della terra per costruire delle fortificazioni, supponendo che il “costo di trasporto” fosse proporzionale alla distanza. Se in passato questo tipo di studi poteva tornare utile in campo militare, ai giorni nostri la sua risoluzione oltre a toccare aspetti matematici ed economici, è importante anche per altre discipline quali, ad esempio, la meteorologia.

 

Gli altri vincitori

 

La Medaglia Fields è stata conferita anche ad altri tre matematici: Caucher Birkar, esperto in geometria birazionale che attualmente lavora presso l’Università di Cambridge; Peter Scholze, il più giovane tra i premiati con i suoi 30 anni, matematico dell’Università di Bonn e specializzato nel settore della geometria algebrica; Akshay Venkatesh, esperto nel campo della teoria dei numeri, di cui si occupa alla Stanford University.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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