I due esperimenti dell’LHC del CERN di Ginevra che hanno rivelato al mondo il bosone di Higgs nel 2012 potrebbero aver trovato i primi segni di una possibile nuova particella elementare.
I due esperimenti del CERN di Ginevra che hanno rivelato al mondo il bosone di Higgs nel 2012 potrebbero aver trovato i primi segni di una possibile nuova particella elementare. Le collaborazioni ATLAS e CMS presso l’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) hanno registrato un inatteso eccesso di coppie di fotoni (ognuna di 750 GeV di energia) durante le consuete collisioni protone-protone. Questo effetto potrebbe significare l’esistenza di una nuova particella – anche un bosone, non necessariamente simile a quello di Higgs – che decade in due fotoni di energia equivalente.
Se così fosse, la particella potrebbe avere una massa circa quattro volte maggiore rispetto alla particella elementare più pesante scoperta finora, il top quark, e sei volte maggiore rispetto al bosone di Higgs. Questi risultati provengono dalla fase run 2 degli esperimenti, condotta a più alte energie, che è cominciata a giugno per poi essere sospesa a inizio novembre.
Gli scienziati, per il momento, rimangono comunque molto cauti e attendono ulteriori esperimenti. Secondo Gian Francesco Giudice, teorico del CERN, “se questo risultato fosse confermato e ci trovassimo di fronte a una particella del tutto nuova, così pesante, si aprirebbe tutto un nuovo capitolo nel campo della fisica. La novità del bosone di Higgs, in confronto, sarebbe ben pallida cosa”.
[Immagine: credit CERN]