Skip to main content

05 Lug 2016

Alzheimer: la marijuana potrebbe rimuovere le proteine tossiche dal cervello

Home News Medicina & Salute

Il tetraidrocannabinolo (THC), un composto attivo della marijuana, è efficace nella rimozione degli aggregati tossici di proteina beta amiloidi nel cervello che sono ritenuti responsabili delle fasi iniziali dell’Alzheimer.

Il tetraidrocannabinolo (THC), un composto attivo della marijuana, è efficace nella rimozione degli aggregati tossici di proteina beta amiloidi nel cervello che sono ritenuti responsabili delle fasi iniziali dell’Alzheimer.
La scoperta del Salk Institute for Biological Studies della California supporta i risultati di studi precedenti che avevano evidenziato un effetto protettivo dei cannabinoidi, tra cui il THC, su pazienti con malattie neurodegenerative. A detta degli scienziati, si tratterebbe del primo studio che dimostra che i cannabinoidi incidono sull’infiammazione e l’accumulo delle beta proteine nelle cellule nervose. I ricercatori hanno testato gli effetti del THC su neuroni umani cresciuti in laboratorio che riproducono gli effetti della malattia di Alzheimer.

Finora, il meccanismo che sta dietro l’Alzheimer non è stato chairito del tutto, ma si pensa che questo disordine sia il risultato dell’accumulo di placche amiloidi e grovigli neurofibrillari, che sarebbero in grado di proliferare soprattutto grazie all’infiammazione del tessuto cerebrale. Il THC ha dimostrato una riduzione dell’infiammazione e dell’accumulo delle placche. Dato che, come si legge sulla rivista Aging and Mechanisms of Disease, i risultati sono stati ottenuti solo in neuroni cresciuti in laboratorio, il prossimo passo per il gruppo di ricerca sarà andare alla ricerca di questo effetto in uno studio clinico.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
DELLO STESSO AUTORE

© 2024 Edizioni Dedalo. Tutti i diritti riservati. P.IVA 02507120729