Un team di scienziati provenienti dall’Australia e dagli Stati Uniti hanno fatto progressi sulla strada di un vaccino che potrebbe prevenire, e in alcuni casi invertire, i sintomi della demenza, dell’Alzheimer e di altre malattie collegate a queste patologie.
Un team di scienziati provenienti dall’Australia e dagli Stati Uniti hanno fatto progressi sulla strada di un vaccino che potrebbe prevenire, e in alcuni casi invertire, i sintomi della demenza, dell’Alzheimer e di altre malattie collegate a queste patologie.
Il farmaco è preparato per colpire le proteine tau e le beta-amiloidi che causano l’Alzheimer e sono responsabili del decorso di questo disordine. Secondo Nikolai Petrovsky della Flinders University, Australia, il farmaco potrebbe essere pronto per la sperimentazione sull’uomo anche in due o tre anni.
Gli anticorpi del candidato vaccino funzionano come dei carri attrezzi che rimuovono le proteine nocive: il nuovo trattamento è stato ottenuto combinando due potenziali vaccini separati, uno per le proteine tau e uno per quelle beta amiloidi.
Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 7,5 milioni di nuovi casi di Alzheimer e il panorama è destinato a peggiorare considerando che la vita media si allunga e che aumentano i casi di diabete di tipo due, un importante fattore di rischio per l’Alzheimer, nelle società occidentali. L’Alzheimer è attualmente la più comune causa di demenza nella terza età.
Gli scienziati della Flinders University hanno lavorato in partnership con l’Institute of Molecular Medicine (IMM) e la University of California di Irvine. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.