Una nuova forma di terapia ha mostrato per la prima volta un miglioramento dei sintomi e del comportamento dei bambini affetti da autismo. Secondo gli scienziati siamo di fronte a un importante passo avanti nel trattamento di questo disturbo.
Una nuova forma di terapia ha mostrato per la prima volta un miglioramento dei sintomi e del comportamento dei bambini affetti da autismo. Secondo gli scienziati siamo di fronte a un importante passo avanti nel trattamento di questo disturbo.
Il successo del preschool autism communication trial (PACT) ha meravigliato anche i ricercatori che lo hanno sviluppato, Jonathan Green e colleghi della Università di Manchester. Come si legge sulla rivista Lancet, gli studiosi non affermano di aver trovato una cura per l’autismo ma ritengono che questo protocollo abbia enormi potenzialità e auspicano che sia largamente adottata.
Miglioramenti anche a distanza di sei anni
La sperimentazione, durata un anno, ha coinvolto 152 bambini di età compresa tra 2 e 4 anni. Le famiglie si sono recate in una clinica due volte alla settimana per sei mesi: durante questi appuntamenti, i genitori erano ripresi da una telecamera mentre si trovavano con i loro bambini e una scatola contenente giocattoli. I bambini autistici possono anche non avere alcuna interazione con i genitori ma se il bimbo, per esempio, faceva un rumore che potrebbe essere interpretato come una richiesta i parenti venivano incoraggiati a rispondere. Per esempio, se il bambino diceva una parola, il genitore veniva incoraggiato a ripetere quella parola e ad aggiungere qualcosa. Questa pratica era poi ripetuta a casa ogni giorno. La terapia è continuata per i mesi successivi con una intensità decrescente: alla fine del primo anno, i ricercatori hanno visto miglioramenti nei bambini. Ma ci sono stati segnali decisamente positivi anche a distanza di sei anni.
Attenuazione dei sintomi
“Posso capire perché i ricercatori sono entusiasti”, ha dichiarato Dorothy Bishop, professore di neuropsicologia dello sviluppo presso l’Università di Oxford, “questi risultati al follow-up a sei anni sono abbastanza coerenti nel mostrare il beneficio di questo precoce intervento per l’autismo. La mia impressione è che questa sia una terapia che riduce la gravità dei sintomi autistici, anziché curare l’autismo. Tuttavia, per i genitori di bambini con autismo, anche una modesta riduzione dei sintomi sarebbe molto utile”.
Nel mondo, circa l’1 per cento dei bambini e dei giovani risulta affetto da disordine dello spettro autistico, che va da lieve a grave.