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27 Ott 2016

Autismo: nuova terapia “precoce” mostra per la prima volta un miglioramento nei sintomi

Stefano Pisani

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Una nuova forma di terapia ha mostrato per la prima volta un miglioramento dei sintomi e del comportamento dei bambini autistici. Secondo gli scienziati siamo di fronte a un importante passo avanti nel trattamento di questo disturbo.

Una nuova forma di terapia ha mostrato per la prima volta un miglioramento dei sintomi e del comportamento dei bambini autistici. Secondo gli scienziati siamo di fronte a un importante passo avanti nel trattamento di questo disturbo.
Il successo del “preschool autism communication trial (Pact)” ha meravigliato anche i ricercatori che lo hanno sviluppato, Jonathan Green e colleghi della Università di Manchester. Come si legge sulla rivista Lancet, gli studiosi non affermano di aver trovato una cura per l’autismo ma ritengono che questa terapia abbia enormi potenzialità e auspicano che sia largamente adottata.

La sperimentazione ha coinvolto 152 bambini di età compresa tra 2 e 4 anni. Le famiglie si sono recate in una clinica due volte alla settimana per sei mesi: durante questi appuntamenti, i genitori erano ripresi da una telecamera mentre si trovavano con i loro bambini e una scatola contenente giocattoli. I bambini autistici possono anche non avere alcuna interazione con i genitori ma se il bimbo, per esempio, fa un rumore che potrebbe essere interpretato come una richiesta i parenti venivano incoraggiati a rispondere. Per esempio, se il bambino diceva una parola, il genitore veniva incoraggiato a ripetere quella parola e ad aggiungere qualcosa. Questa pratica era poi ripetuta a casa ogni giorno. La terapia è continuata per i mesi successivi con una intensità decrescente: alla fine del primo anno, i ricercatori hanno visto miglioramenti nei bambini, ma ci sono stati segnali decisamente positivi anche a distanza di sei anni.
“Posso capire perché i ricercatori sono entusiasti”, ha dichiarato Dorothy Bishop, professore di neuropsicologia dello sviluppo presso l’Università di Oxford, “questi risultati al follow-up a sei anni sono abbastanza coerenti nel mostrare il beneficio di questo precoce intervento per l’autismo. La mia impressione è che questa è una terapia che riduce la gravità dei sintomi autistici, anziché curare l’autismo. Tuttavia, per i genitori di bambini con autismo, anche una modesta riduzione dei sintomi sarebbe molto utile”.

Stefano Pisani
Stefano Pisani
Laureato in matematica, è giornalista scientifico freelance, comunicatore scientifico e autore umoristico. 
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