Un gruppo di scienziati è riuscito a ottenere anticorpi contro il virus HIV generandoli all’interno di alcune mucche.
Un gruppo di scienziati è riuscito a ottenere anticorpi “ampiamente neutralizzanti” contro il virus HIV generandoli all’interno di alcune mucche. Gli animali sono stati sottoposti a ripetute immunizzazioni con proteine che simulano l’ “involucro” che avvolge l’HIV. Come si legge sulla rivista Nature, la scoperta potrebbe far fare notevoli passi avanti verso un vaccino per il virus dell’AIDS, anche se non si sa ancora se la procedura seguita garantisca anche negli esseri umani la stessa risposta.
“Simulato” il virus HIV
Solitamente, gli anticorpi ampiamente neutralizzanti vengono generati negli esseri umani, coinvolgendo in un gruppo di persone infette dall’HIV. Uno degli obiettivi finali dell’immunoterapia contro l’HIV è infatti quello di produrre un vaccino che induca questo processo di generazione ma il risultato si è dimostrato difficile da raggiungere negli esseri umani e in una varietà di altri modelli animali.
Le mucche, tuttavia, sembrano produrre anticorpi che hanno maggiori potenzialità per diventare ampiamente neutralizzanti: così, Dennis Burton e colleghi dello Scripps Research Institute di La Jolla, California, hanno immunizzato quattro mucche con una proteina chiamata BG505 SOSIP, che è stata progettata per “simulare” la membrana esterna del virus HIV.
Il successo con le mucche
Gli scienziati hanno successivamente osservato la rapida generazione di anticorpi ampiamente neutralizzanti: una mucca, dopo 42 giorni, ha prodotto anticorpi in grado di neutralizzare il 20 per cento dei 117 sottotipi di HIV testati, arrivando a raggiungere il 96 per cento dopo 381 giorni. Per confronto, esperimenti simili, condotti però su dei lama, hanno prodotto anticorpi ampiamente neutralizzanti con potenza ridotta e impiegando molto più tempo. Negli esseri umani, la durata “naturale” per la produzione di anticorpi simili, in caso di infezione, è mediamente di oltre cinque anni.