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07 Mar 2017

Il virus dell’Herpes in gravidanza aumenta il rischio autismo nel bambino

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L’Herpes virus di tipo 2, causa primaria di un’affezione genitale che si manifesta con bolle e vesciche, potrebbe avere un ruolo nell’autismo.

L’Herpes virus di tipo 2 (HSV-2), causa primaria di un’affezione genitale che si manifesta con bolle e vesciche, potrebbe avere un ruolo nell’autismo. L’HSV-2 colpisce circa una donna americana su cinque in età fertile. Secondo un nuovo studio, un’infezione da HSV-2 in atto durante le prime fasi della gravidanza raddoppia le probabilità che il feto maschio sviluppi un disordine dello spettro autistico durante i primi anni di vita.

Questo, naturalmente, non significa che donne incinte che hanno un’infezione da Herpes di tipo 2 avranno bambini autistici ma che in donne geneticamente predisposte, l’infezione potrebbe agire come uno dei numerosi fattori che scatenano la condizione. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista mSphere e portato a termine da Milada Mahic e colleghi della Columbia University.

 

Quali sono i microbi che danneggiano il feto?

Gli scienziati hanno usato dati provenienti dal Norway Autism Birth Cohort: dopo aver identificato 442 madri di bambini con disordine dello spettro autistico le hanno confrontate con 464 madri che avevano avuto bambini (sani) nello stesso periodo di tempo (tra il 1999 e il 2008). Gli studiosi hanno analizzato campioni di sangue prelevati a metà e al termine della gravidanza, alla ricerca di anticorpi per cinque microbi noti per provocare danni al feto:

  • Cytomegalovirus
  • Toxoplasma gondii
  • rubella
  • HSV-1 e HSV-2

Alti livelli di anticorpi contro HSV-2 presenti a metà dlela gravidanza erano associati a un rischio doppio che al bambino fosse diagnosticato un disordine dello spettro autistico (si avevano pochi dati a disposizione, per arrivare alla stessa conclusione anche per le femmine). Gli altri quattro microbi non avevano effetti simili. La ricerca incrementa l’ipotesi che il disordine dello spettro autistico sia incrementato da una combinazione di suscettibilità genetica e fattori ambientali e che questa interazione avvenga, in molti casi, già durante il periodo fetale.

 

Risposta immunitaria dannosa

Secondo gli scienziati, nelle donne che hanno una predisposizione genetica a sviluppare un’intensa reazione immunitaria verso alcuni organismi, come l’HSV-2, le molecole infiammatorie e gli anticorpi che si vengono a produrre potrebbero attraversare la placenta e danneggiare il cervello del feto, in un momento in cui il feto è particolarmente vulnerabile. Un processo del genere potrebbe innescare successivamente il disordine dello spettro autistico.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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