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03 Giu 2016

In arrivo un vaccino “universale” contro il cancro?

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Un vaccino universale contro tutti i tumori: è la speranza che arriva dalla Germania, dove un gruppo di oncologi sta sperimentando una nuova terapia che usa le nostre difese immunitarie naturali contro il cancro.

Un vaccino universale contro tutti i tumori: è la speranza che arriva dalla Germania, dove un gruppo di oncologi sta sperimentando una nuova terapia che usa le nostre difese immunitarie naturali contro il cancro. Gli scienziati dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza hanno messo in campo una tecnica sofisticata che sfrutta piccole particelle di codice genetico iniettate nel corpo in grado di risvegliare il sistema immunitario, insegnando alle cellule immunitarie a riconoscere specifici tipi di cancro.

 

Il codice genetico in questione potrebbe essere orientato su qualunque tipo di cancro (una volta tracciato il profilo genetico del tumore) il che rende questa tecnica potenzialmente universale e utilizzabile per combattere il cancro e/o prevenirne il ritorno. I test condotti nei topi hanno mostrato che il vaccino stimola una forte risposta immunitaria; i trial condotti su tre pazienti con melanoma hanno dimostrato la tolleranza del trattamento. “I vaccini si possono produrre in modo veloce e economico e praticamente quasi ogni antigene tumorale può essere codificato tramite il suo RNA ha spiegato Ugur Sahin, tra gli autori della ricerca pubblicata sulla rivista Nature.

 

Il team si è concentrato sulle cellule dendritiche, una classe di cellule immunitarie che, come delle sentinelle, perlustrano continuamente il corpo alla ricerca di microrganismi invasori. Una volta che una cellula dendritica individua una cellula cancerosa, cattura alcune molecole della sua superficie e le presenta alle cellule T, i soldati a cui spetta combattere la malattia. Le cellule tumorali, tuttavia, sono spesso molto simili a quelle sane e spesso sono ignorate dal sistema immunitario.

 

La nuova tecnica prevede che queste cellule dendritiche (in particolare quelle di milza, linfonodi e sistema immunitario) siano rese capaci di riconoscere le cellule tumorali. In che modo? Tramite nanoparticelle che contengono codice genetico (RNA) e che innesca la creazione di una sorta di foto segnaletica biologica del tumore, tramite la creazione dell’antigene della cellula cancerosa: in questo maniera, le cellule del sistema immunitario sapranno cosa cercare. Gli scienziati hanno dimostrato che questo trattamento innesca una risposta molto decisa delle cellule T, che iniziano a combattere il tumore. Il vaccino, già in piccole dosi, ha dimostrato di riuscire a produrre una risposta immunitaria molto efficace anche contro melanomi in stadio avanzato – e potrebbe essere utilizzato anche per molti altri tipi di tumore.

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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